23 Dicembre 2024
La sanguinosa farsa della Strada Regionale 630 Ausonia
In Italia ci sono migliaia di strade così. Vecchie e pericolose. Sarebbe difficile raccontare la storia di ciascuna. Basta, però, raccontarne una per raccontarle tutte.
Raccontiamo quindi la Strada Regionale 630 che nel Lazio collega Cassino a Formia. Un collegamento nevralgico anche perché collega una parte delle Provincie di Caserta e Latina all’Autostrada A1. Eppure è una strada obsoleta e pericolosa.
Di Pierdomenico Corte Ruggiero
Da pochi giorni è in vigore il nuovo Codice della Strada che ha recepito il “pugno duro” del ministro Salvini.
Lo scopo dichiarato è diminuire gli incidenti stradali. Lodevole iniziativa. Basterà? Probabilmente no.
Perché esiste una causa di mortalità stradale che non viene aggredita sufficientemente. Le carenze strutturali delle nostre strade.
Per essere più precisi strade vecchie, con segnaletica insufficiente e con scarsi dispositivi di sicurezza. Strade pericolose. Molto pericolose.
In Italia ci sono migliaia di strade così. Vecchie e pericolose. Sarebbe difficile raccontare la storia di ciascuna. Basta, però, raccontarne una per raccontarle tutte.
Raccontiamo quindi la Strada Regionale 630 che nel Lazio collega Cassino a Formia. Un collegamento nevralgico anche perché collega una parte delle Provincie di Caserta e Latina all’Autostrada A1. Eppure è una strada obsoleta e pericolosa.
Inaugurata negli anni 70 non è più adeguata ai volumi di traffico odierni.
Molti gli incidenti mortali https://ceremsslazio.astralspa.it/ceremss/PdfDossierStrade/SR_630_Ausonia.pdf .
L’ultimo pochi giorni fa https://www.latinatoday.it/cronaca/incidente-stradale/alessandro-di-russo-morto-superstrada-cassino-formia.html .
La politica promette lavori di ammodernamento a suon di milioni di euro https://www.regione.lazio.it/notizie/Viabilita-presentati-due-interventi-messa-sicurezza-miglioramento-adeguamento-normativo-importanti-arterie-territorio . Ad oggi, però, nulla è cambiato.
La SR630 ha due problemi principali. Il primo è l’eccesso di velocità. Sono stati installati autovelox come soluzione.
Il secondo è legato alle manovre di sorpasso/inversione di marcia nei tratti dove sono vietate dalla doppia striscia continua.
Rispetto a questa problematica presente soprattutto nei tratti che attraversano i comuni di Ausonia, Castelnuovo Parano, San Giorgio a Liri e Pignataro Interamna, siamo in una situazione da supercazzola alla conte Mascetti.
Perché Astral vorrebbe risolvere il problema con uno spartitraffico. Come ha fatto nel territorio di Ausonia.
Alcuni sindaci, però, si oppongono. Possono farlo perché nei loro comuni la SR630 è tratto urbano con un limite di 50 km orari.
Esiste il “timore” che, in assenza di una rotatoria, potrebbe danneggiare le attività commerciali che affacciano sulla SR630 https://www.ilpuntoamezzogiorno.it/2018/08/rotatoria-sulla-ss-630-a-san-giorgio-a-liri-tavolo-tra-amministrazione-astral-e-polizia-locale/ .
Qui scatta la supercazzola. Perché dette attività dovrebbero già essere “danneggiate” visto che la manovra di inversione di marcia è proibita dalla doppia striscia continua.
Ad oggi la situazione è: tu automobilista sai che non puoi fare inversione io te lo potrei impedire con ostacolo fisico ma non lo faccio, se poi succede qualcosa tanto paghi tu automobilista perché la responsabilità penale è personale.
Un ragionamento rispetto al quale Pilato diventa un coraggioso decisionista.
Sarebbe da ridere ma purtroppo è tragedia perché la gente muore.
Come non definire una farsa chiedere una rotatoria la cui realizzazione richiederà anni e non realizzare uno spartitraffico pronto in pochi giorni? Tanto più che già è stata sprecata un’occasione per mettere in sicurezza la SR630 https://fai.informazione.it/D79E4005-6DF7-40E3-B8A5-D38E2D16570A/Opere-pubbliche-all-italiana-il-caso-della-SR630 .
Arriverà finalmente il buonsenso a mettere in sicurezza la SR630 e le altre strade italiane? Arriveranno le indagini della magistratura per accertare perché non vengono presi provvedimenti che possono salvare delle vite?
Soprattutto i cittadini utenti della strada sapranno far valere i propri diritti?
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