Esteri
Siamo alla vigilia di una nuova spallata ucraina?
la situazione del conflitto aggiornata alle ultime indicazioni che ci portano a ritenere probabile una spallata di Kiev con ampio utilizzo di carri armati.
Aree di crisi nel mondo n. 169 del 3-9-23
Siamo alla vigilia di una nuova spallata ucraina?
La domanda sorge dall’osservazione di alcuni fattori emersi negli ultimi giorni.
Fronte di Rabotino
In questi ultimi due giorni le operazioni ucraine hanno subito un rallentamento.
Il superamento della prima linea di difesa russa è avvenuto su un fronte limitato, sul fianco est del saliente offensivo di Kiev in direzione di Verbovo.
L’intensità della spinta offensiva è leggermente calata, segno che le forze ucraine stiano accumulando forze nelle retrovie, ance per colmare le perdite rilevanti avute per ottenere il raggiungimento del villaggio di Verbovo e tenere la posizione.
Nei giorni scorsi sono apparsi video dalle retrovie ucraine, un battaglione di carri Leopard 2A4 rafforzati con armatura reattiva Kontakt erano allineati come per una ultima ispezione.
In genere le forze ucraine mostrano con vanto le unità che verranno usate nella offensiva, lo avevano fatto prima dell’attacco a Kerson l’anno passato, poi nuovamente a maggio quando pensavano di partire e poi a giugno quando sono partiti.
Hanno raggiunto e superato in un punto la prima linea russa credo vogliano gettarsi a capofitto verso sud per causare un ritiro delle forze russe, attaccheranno credo in due differenti punti del fronte per avanzare e consolidare anche il terreno conquistato. Scenderanno in direzione di Tokmak.
Altro fattore che ci spinge a ritenere probabile questa mossa, lo si ricava dalle mosse russe.
I comandi russi stanno spostando importanti unità dalle riserve, unità che furono o mai utilizzate in combattimento, come mi pare la 41a armata combinata, così composta:
Distretto militare centrale,
35a brigata di fucili a motore
55a brigata di fucili a motore
74a brigata di fucili a motore 119a
brigata di artiglieria missilistica
120a brigata di artiglieria
61a brigata antiaerea
e anche la 76a divisione d’assalto aereo delle Guardie, sempre chiamandola dalle retrovie non impegnata in azioni belliche, la 76 era stata impiegata nelle prime fasi dell’OMS, nel settore nord, poi rientrata in Russia e riposizionata l’anno scorso dopo essere stata ben rafforzata con un intero battaglione di carri armati prima mancanti.
La 76a è così formata:
104° reggimento d’assalto aereo
234° reggimento d’assalto
aereo 237° reggimento d’assalto
aereo 1140° reggimento di artiglieria
4° reggimento antiaereo
175° battaglione di ricognizione
124° battaglione carri armati
Come si nota si tratta di unità importanti nei numeri e nella qualità, dietro di loro si trovano poi altre unità quali 5a Armata combinata, 36a Armata combinata, 35a Armata combinata, infine la 58a Armata combinata, questo solo per le più importanti unità, vi sono nel mezzo brigate e reggimenti in un certo numero.
Uno schieramento di tutto riguardo, questo quadro si scontra di petto con la rappresentazione che i media nostrani hanno dato degli spostamenti russi che sono stati erroneamente letti come un estremo tentativo di sopperire alle perdite subite. Sarebbe stato almeno verosimile se queste unità fossero state poste al fronte e non dietro la seconda linea di difesa.
La mia deduzione è che i comandi russi abbiano osservato e annotato l’afflusso di forze verso il fronte da parte ucraina e interpretino questo come l’inizio dell’accumulo per una spallata di notevole entità e reagiscano con contromisure conseguenti rafforzando le difese presenti.
Assieme ai soldati e ai mezzi mobili arriva infatti, come avrete letto, molta artiglieria aggiuntiva.
Questo servirà a impedire che si possano ricreare, almeno nelle intenzioni russe, le condizioni che causarono il ritiro dalla regione di Karkov poco meno di un anno fa, dovuto principalmente, agli errori dell’allora comandante, che poi credo lo sia ancora oggi, generale Lapin, che non aveva fatto predisporre adeguate difese o sottovalutato le capacità offensive ucraine non richiedendo corposi rinforzi, o non avendo protestato se rifiutati dai comandi.
Il ritiro da Karkov fu una manovra causata da una carenza di comando a differenza di quella da Cherson, che invece non fu causata dall’offensiva ucraina, molto ben gestita dal generale Surovikin, ma da una sua scelta strategica, una volta giunto al comando delle operazioni, scelse lui infatti di ripiegare oltre il fiume ed il bacino, quando ancora c’era, per usarli come barriera naturale e fu a mio giudizio, una mossa sia coraggiosa che molto saggia da parte sua.
Attendiamo quindi di vedere se e in quale direzione avverrà questo attacco.
Il terzo fattore è la consegna da parte Usa di quantitativi di proiettili all’uranio impoverito per i carri armati, i leopard li usano, i challenger 2 britannici no perchè il loro pezzo è rigato mentre USA e Germania usano cannoni identici e lisci.
Dopo 80 anni rivedremo forze un Panzer Attack della Wermacht, no scusate degli Ucraini, ho sbagliato nazisti.
Artemovsk
Sono riprese qui le operazioni ucraine, similmente a quanto fanno di solito, aumentano la pressione su più fronti per non lasciare intendere esattamente quale possa essere il punto in cui concentreranno i maggiori sforzi.
L’offensiva ucraina si è concentrata nel primo giorno, l’altro ieri, sul fronte sud, per poi estendersi con diversi attacchi anche sulla parte a nord di Soledar.
Al momento avrebbero raggiunto la linea ferroviaria, o si trovano in prossimità, a sud di Andreevka, dove i soldati vengono pesantemente bersagliati dal fuoco russo.
Almeno tre mezzi ucraini sono stati distrutti su quest’ultimo fronte, altri carri di Kiev si sono dovuti ritirare.
Klishkeevka, villaggio strategico nella difesa del fronte sud di Artemovsk è contesa, metà sotto controllo ucraino, metà russo.
Sul fianco nord della città, gli attacchi sono stati respinti e sono stati distrutti alcuni mezzi ucraini.
Kremennaya-Kupyansk
Prosegue in questo settore l’iniziativa in mano russa, con continui attacchi e piccoli guadagni costringono gli Ucraini a rafforzare il settore, e mantenere qui unità come il 4° battaglione carri che sarebbe utile per loro sul fronte offensivo.
Si segnalano guadagni in direzione di Novogorovka e di Kupyansk presso il fronte di Synkovka, dove i continui attacchi hanno costretto gli ucraini a rafforzare il fronte dalle iniziali 4 brigate a ben dieci ora presenti.
Odessa
La città russa ha compiuto ieri il suo 229° anno dalla fondazione per volere dell’imperatrice di Russia Caterina II, che aveva conquisato una fortezza ottomana che difendeva la regione pima facente parte dell’impero ottomano. Anche la storia rema contro la mitologia del regime di Kiev.
Nella notte nella regione di Odessa sono arrivati i droni Geran 2 russi, questi hanno colpito due porti sul Danubio, Izmail e Reni, presso reni sono stati colpiti i terminal attraverso i quali l’Occidente rifornisce gran parte del carburante necessario alle operazioni belliche ed alla vita civile del Paese, credo che queste forniture siano interamente a nostre spese…
Dalle foto emerse si vedono colonne di autocisterne distrutte.