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Editoriale

L’EREDITA’ SENZA EREDI DI DAVID SASSOLI

L’auspicio è che la politica italiana davanti al ricordo di David Sassoli, possa ritrovare uno sprazzo di dignità.

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“Una persona perbene”, così in tantissimi riassumono la figura di David Sassoli. Uomo, Giornalista e Politico.

Essere una persona perbene non è così semplice e scontato. Soprattutto in politica. Dove è più semplice la propaganda urlata del dialogo costruttivo.

Dialogo e ascolto, questo era David Sassoli. Prima da giornalista e poi da politico. Lo ricordiamo con un microfono con e per la gente. Domande mai banali e ascolto attento.

Emblematica l’immagine che lo ritrae mentre con martello e scalpello colpisce il muro di Berlino.

David Sassoli non aveva dimenticato il muro di Berlino e il rischio di altri muri.

 Fortemente cattolico nella fede e laico nell’ascolto di tutte le istanze.  Sassoli entra in politica seguendo gli insegnamenti di Giorgio La Pira e Aldo Moro. Il cristianesimo sociale, il dialogo politico, la pacifica convivenza dei popoli, l’assoluto rispetto della dignità umana.

La sua esperienza politica è legata al Partito Democratico e all’Europa. Viene eletto per tre volte europarlamentare, nel 2009, nel 2014 e nel 2019. Nel 2014 e nel 2017 viene eletto Vicepresidente del Parlamento europeo.

Il 3 luglio 2019 la nomina a Presidente del Parlamento europeo.

In Europa è apprezzato da tantissimi. La sua è una figura autorevole. Gentile e garbato nei modi, fermo nella difesa dei diritti. Non esista a scontrarsi con il Presidente Putin.

David Sassoli ha chiaro che l’egoismo e il nazionalismo sono pericoli mortali. A ricordarlo guerre e muri.

Il dialogo, il rispetto, i diritti. L’Europa. Questi gli argini. Che Sassoli costruisce senza risparmiarsi.

Arriva la Pandemia. Nel 2020 i paesi europei sono in ginocchio. Molti, anche i sovranisti più convinti, chiedono aiuto alle istituzioni europee. Che rispondono con un sostegno economico senza precedenti.

A beneficiarne più di altri è l’Italia. Il merito è stato dato al Giuseppe Conte, Presidente del Consiglio.

Un Giuseppe Conte che entra in politica solo nel 2018 e che aveva governato fino al 2019 con Matteo Salvini. Con posizioni nettamente sovraniste. Nel 2020 ha in maggioranza il Partito Democratico ma anche il Movimento Cinque Stelle, con posizioni spesso critiche e confuse sull’Unione Europea.

Pochi hanno dato il giusto merito a David Sassoli. Stimato in tutte le cancellerie europee. Il volto credibile e pulito della politica italiana. Una garanzia.

Non è un caso che la carriera politica di Sassoli abbia avuto un grande successo in Europa, mentre in Italia è andata diversamente. Nel 2013 è stata superato da Ignazio Marino nelle primarie per individuare il candidato sindaco del P.D per Roma.

Attualmente la politica italiana è allergica al dialogo costruttivo, alla mediazione. Sono decenni che l’Italia attende riforme costituzionali, riforme sociali, un vero programma di investimenti a sostegno dell’economia e delle fasce deboli. Tutti provvedimenti che richiedono dialogo competenza.

Le forze politiche propongono solo riforme demagogiche, a costo zero.

David Sassoli sarebbe stato l’ideale Presidente della Repubblica. Per questo motivo non l’avrebbero mai eletto. In una Repubblica di piccola e opaca politica che si nasconde dietro i Grandi come Sassoli, senza avere la capacità e la volontà di seguirne le orme.

L’enorme eredità politica e morale del Presidente Sassoli rischia così di rimanere senza eredi. Orfana.

Rimaniamo orfani anche noi, che ci prepariamo all’elezione del Presidente della Repubblica senza certezze e con poca fiducia nei nostri rappresentanti.

L’auspicio è che la politica italiana davanti al ricordo di David Sassoli, possa ritrovare uno sprazzo di dignità.

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