Musica & Spettacolo
MARIA MAZZOTTA CI RACCONTA “AMOREAMARO”
La cantante salentina Maria Mazzotta ci racconta il suo album “Amoreamaro” tra il tour europeo e il suo successo.
di Maria del Rosso
Maria Mazzotta è una tra le voci più importanti e amate del panorama folk italiano e della world music. Di recente, l’ artista ha ottenuto la menzione della critica internazionale al Premio Parodi e si è classificata al terzo posto del Premio Loano, riconoscimento per i migliori album dell’ anno.
Il 2020 ha visto Maria Mazzotta tra i cinque finalisti delle Targhe Tenco nella sezione “Interprete di canzoni”; si classifica al nr.8 (tra 708 nominati) tra i migliori dischi dell’anno nella World Music Chart Europe e al nr.9 della Transglobal World Music Chart, charts internazionali stilate da esperti giornalisti di settore. Inoltre, l’artista è stata selezionata per lo showcase all’International Kulturbörse di Friburgo (Germania) e alla Fira Mediterrania de Manresa (Spagna); finalista per il Preis der Deutschen Schallplatten Kritik (Germania) e per il FolkHerbst (Germania, novembre 2021).
Un altro riconoscimento importante per la sua carriera artistica è il Premio Vincenza Magnolo.
La cantante salentina si appresta a divenire una delle artiste di punta del territorio pugliese nel mondo, ricevendo grande stima dal pubblico e dalla stampa per il successo d’ esordio solista “Amoreamaro” pubblicato nel gennaio 2020 da Agualoca Records.
L’ album è una profonda riflessione in parole e in musica, da un punto di vista femminile, sui diversi aspetti dell’ amore, da quello grande, tenero a quello violento e abusato.
Nel viaggio musicale della talentuosa Mazzotta c’ è l’ omaggio ai grandi autori della canzone italiana come “Lu pisce spada” di Domenico Modugno, “Tu non mi piaci più” di Gabriella Ferri, “Rosa canta e cunta” della cantautrice siciliana Rosa Balistreri.
Le perle dell’ album sono i due inediti in lingua salentina “Nu me lassare”, è
un’ invocazione a chi non c’ è più e “Amoreamaro”, è una pizzica che intende idealmente guarire il mondo mediante il canto, proprio come in passato la musica e la danza erano considerate arti terapeutiche per curare i tarantolati dal morso della tarantola.
Attualmente Maria Mazzotta è impegnata nel tour europeo, affiancata sul palco dal fisarmonicista Vince Abbracciante, parteciperà ai festival prestigiosi dalla Francia alla Finlandia, dall’ Estonia alla Spagna, passando per la Germania, Austria, Lussemburgo ma anche nell’ Est Europa come Romania, Croazia, Serbia.
Maria Mazzotta dimostra di essere una grande artista che sta scrivendo con orgoglio le pagine della Storia musicale delle nostre terre di Puglia. L’ artista racconta con professionalità la bellezza delle proprie radici contaminandosi con altre culture, portando in giro per il mondo il suo canto per poi ritornare vincitrice nel suo amato Salento.
Mazzotta è un’ artista stimata non solo per il suo immenso talento, per la sua scrittura autentica e per la sua bella voce, ma il merito della cantante è di aver saputo sensibilizzare il suo pubblico mediante l’arte sulle tematiche attuali importanti come la violenza contro le donne che è presente in “Amoreamaro”.
È una donna che non resta indifferente dinanzi alla Storia del nostro tempo, si impegna nel sociale con l’ obiettivo di contribuire a migliore la nostra società. Infatti, la cantante salentina, coadiuvata dall’ agenzia booking e management Zero Nove Nove, ha voluto legare a questo suo ultimo lavoro discografico anche l’ apertura di una collaborazione con Save The Children per raccogliere fondi da destinare a operazioni umanitarie.
Nella sua carriera ha collaborato con nomi del calibro di Bobby McFerrin, Ibrahim Maalouf, Rita Marcotulli, Ballake Sissoko, Piers Faccini, Justin Adams e Juldeh Camara, Mannarino, Hysni (Niko) Zela e Fanfara Tirana, Eva Quartet, Klapa Otok, Bojken Lako, Raiz, Roy Paci, Roberto Ottaviano, Raffaele Casarano, Bijan Chemirani e Mario Arcari. Dal 2000 al 2015 ha fatto parte del Canzoniere Grecanico Salentino, band con la quale ha inciso sei album e partecipato ai più importanti festival di world music. Nel suo percorso di approfondimento delle varie tecniche vocali ha incontrato Sayeeduddin Dagar, tra i più noti cantanti Dhrupad Indiani, e Bobby McFerrin che la sceglie per duettare nell’edizione 2008 del “Bari in Jazz”. Volgendo lo sguardo ad est si appassiona alla musica balcanica e a soli 21 anni inizia una ricerca musicale con vari musicisti di diverse nazionalità (greci, albanesi, macedoni, croati, rumeni, bulgari e tzigani che incontra nei suoi numerosi concerti). Da qui nasce il sodalizio col violoncellista albanese Redi Hasa in una simbiosi musical-culturale da cui scaturisce il duo “Hasa-Mazzotta”.
Maria Mazzotta è un’ artista che vanta un curriculum artistico brillante e continuerà ad accompagnarci con la sua musica così preziosa e autentica, che attraversa i palchi prestigiosi
d’ Europa, frutto di uno studio attento e appassionato, di ricerca di una cultura che ha radici antiche e ancora oggi affascinanti e a renderci orgogliosi di appartenere ad un pezzo di Sud intriso di Storia.
Maria, a chi è ispirato “Amoreamaro”?
“È una riflessione sulle varie sfaccettature dell’ amore. Mi sono ispirata a tutte quelle persone che ho incontrato nella mia vita e a quelle persone che a mio avviso confondono l’amore, il voler bene a qualcuno, all’altra persona quando conviene a loro e funzionale a loro, stare bene. Voler bene significa essere felici e sereni del bene dell’altro. Purtroppo non accade spesso. Ho voluto per mia scelta inserire solo brani italiani perché è un messaggio che voglio comunicare alla mia terra, all’ Italia”.
Tre aggettivi per descrivere l’ album.
“Intenso, sincero, vero. C’è la mia verità nel disco.”
Nel tuo lavoro discografico c’è l’ omaggio ai grandi autori della canzone italiana come Domenico Modugno, Gabriella Ferri, Rosa Balistreri.
Al riguardo, cosa ti colpisce artisticamente parlando degli artisti appena citati?
“Per quanto riguarda Rosa Balisteri e Gabriella Ferri sono artiste che stimo moltissimo e sono donne.
Cantare determinate cose per una donna, a volte, è più difficile che per un uomo e ho voluto omaggiarle per la loro forza vocale, per il loro coraggio e per la loro dignità.
Per quanto riguarda Modugno, lo stimo molto, ci tenevo in modo particolare al brano “Lu pisce spada” per la storia che racconta nel testo. Si narra del pesce spada maschio che si suicida, preferisce morire insieme al suo amore dopo che viene pescato.
È raccontata la vera storia di una pesca realizzata nel passato, nello Stretto di Messina.
Quando canto il brano lo dedico a tutte le storie di femminicidio e di violenza sulle donne affinché non accada più.
Nel brano, quando ammazzano la femmina del pesce, il maschio innamorato decide di morire insieme a lei. Oggi, invece, sentiamo gli uomini che dichiarano di amare la propria donna e poi arrivano persino ad ucciderla, a farle violenza. Ho voluto fortemente raccontare la storia de ‘Lu pisce spada’ con la speranza che la violenza sulle donne possa finire.”
Da poco è uscito il video racconto di “Amoreamaro”. Raccontaci del tuo documentario.
“È stata un’ esperienza meravigliosa. Sono contentissima di averlo realizzato nelle Mura Urbiche di Lecce. L’ idea era quella di raccontare ‘Amoreamaro’. Il video racconto a causa della pandemia lo abbiamo realizzato in ritardo rispetto ai tempi pensati da noi.
Abbiamo deciso di anticipare un po’ il futuro di quello che sarà di Maria Mazzotta, la direzione che stiamo prendendo.
La cosa più importante è che venissero fuori tutte le persone che sono dietro il palco. Noi sul palco vediamo l’ artista ma dietro il cantante c’ è il lavoro di tantissime persone che anche se non compaiono, fanno la loro parte. La loro parte ha la stessa importanza dell’ artista”.
Attualmente sei impegnata con il tour europeo. Cosa ti aspetti da quest’ esperienza e quali sono le tue prossime tappe?
“Il tour europeo prevede più di 40 date in 14 paesi europei diversi. E’ iniziato da un pò e sono contentissima dei concerti già fatti.
Premetto che il mestiere dell’ artista ha una forte responsabilità, di rivolgersi contemporaneamente a più persone. Infatti, ho potuto constatare che a fine concerto la gente si complimenta non solo per l’ esibizione artistica ma anche per il messaggio che invio, il tentativo di sensibilizzare la gente su determinate tematiche come ‘Lu pisci spada’, l’ omaggio sulla violenza contro le donne.
Per me sono le più grandi soddisfazioni. Mi sento di essere utile all’ umanità quando la gente percepisce che al di là dell’ aspetto artistico e musicale c’ è poi qualcosa di umano.
C’ è il mio tentativo nel mio piccolo di rendere migliore il mondo.
Quello che non mi aspettavo è che la gente comprendesse quello che era il mio obiettivo, di sensibilizzare il pubblico e ne sono onorata, orgogliosa e contenta.
Per Settembre sono in arrivo tante date : Lubiana (Slovenia) il 3, a Vienna (Austria) il 4 e a Gualtieri (Reggio Emilia) il 5. Poi ancora, il 24 a Marsiglia (Francia), il 26 a Belgrado (Serbia) e tanto altro che potete seguire sulle pagine social.”
Una tua canzone dell’ album da dedicare alla rinascita dell’ umanità afflitta dalla pandemia.
“È il brano ‘Amoreamaro’ perché per me è una catarsi, è un liberarsi di diverse sofferenze e di dolori per ritrovare la pace. Credo che l’ umanità sia stata afflitta da questa pandemia ma credo che il Covid abbia messo in evidenza alcuni aspetti. Per esempio, viviamo in una società individualista dove la gente è attenta solo a se stessa e poco agli altri, siamo poco attenti al prossimo.
Al di là della pandemia ci sono tanti altri mali che affliggono la nostra società.
In questa canzone dico che ci sono bambini che muoiono di fame e noi piangiamo senza un cellulare. Per noi è grave se non abbiamo un cellulare.
Il brano che ho scritto rappresenta una speranza che il mondo possa cambiare.
Infatti, nell’ ultima strofa della canzone dice che : “Io ho una speranza nel mio cuore che questa musica possa farci riabbracciare, unire’. Possa essere di condivisione“.
Credit foto Giulio Rugge
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Maria del Rosso