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“Ciccilla” di Mario Gianfrate
Redazionale
La storia di Maria Oliverio, la brigantessa dal cuore di pietra
Les Flâneurs Edizioni
Ciccilla è passata alla storia per essere stata una tra le più sanguinarie brigantesse di tutti i tempi. E in effetti lo era. Temeraria e spavalda, dispensava cattiveria infierendo sulle sue vittime e seminando il terrore. Ribelle e senza scrupoli si è posta a capo della banda di suo marito, Pietro Monaco, ex soldato borbonicodatosi poi alla macchia, determinando strategicamente la sorte dell’intero gruppo. Ma Maria Oliverio – questo il suo nome di battesimo – non ha solo collezionato crimini.
Ha affrontato a testa alta le ingiustizie del potere costituito senza mai scendere a compromessi, ha rivendicato e affermato la supremazia della figura femminile capovolgendo i canoni del tempo, ha stravolto la sua vita in nome dell’amore e ha dato prova di un immenso coraggio. Indubbiamente non costituisce un modello a cui ispirarsi, ma ci ricorda che, in questo come in molti altri casi, la verità non è mai solo una ma è la somma delle prospettive da cui la sia osserva.