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Il Piano Paters e il ruolo del Psi nel rapimento Moro
di PIERDOMENICO CORTE RUGGIERO
La testimonianza dell’ On Accame
Il modo più efficace di raccontare la Storia, consiste nel dare la parola ai testimoni degli eventi storici. Che possono offrire una chiave di lettura realistica. Perché la Storia è fatta da e di persone, con le loro emozioni, con le loro intelligenze e meschinità. Abbiamo, quindi, deciso di conversare con l’ On Falco Accame, ammiraglio della Marina Militare Italiana e ex parlamentare del PSI. Notoria la sua azione a favore dei diritti dei militari e il suo ruolo nell’accertamento della verità nella vicenda del rapimento Moro e della strage di Ustica. Abbiamo avuto la possibilità e il piacere di conversare con l’On Accame, su alcune questioni della vicenda del rapimento di Aldo Moro. In particolare sulla trattativa portata avanti dal Partito Socialista per la liberazione di Moro. Una trattativa su cui è calato il silenzio storico. Una trattativa però importante. Il Psi era l’unico partito favorevole alla trattativa per la liberazione di Aldo Moro. Mentre il Pci e la Dc, erano per la posizione dura, di rifiuto di ogni trattativa. Il Psi si muove per cercare spazi di trattativa sia con i brigatisti in carcere sia con gli ambienti di sostegno alle Brigate Rosse. La proposta del Psi si basa sullo scambio di prigionieri. La liberazione di un brigatista per la liberazione di Aldo Moro. Dalle parole dell’Ammiraglio Accame, emerge tutta la delicatezza di una simile trattativa, nella quale aveva un ruolo importante l’Onorevole Luigi Covatta, Trattativa non facile perché era necessario trovare un brigatista da liberare, con la grazia firmata dal Presidente della Repubblica, che non avesse condanne per gravi delitti. Proporre uno scambio detenuti, avrebbe portato a quel riconoscimento politico richiesto dalle Br. La trattativa durò diverso tempo, con prospettive di successo. Ma tutti sappiamo come è finita. Proprio il 9 maggio 1978, quando la via per la trattativa sembrava destinata ad essere aperta anche dalla Dc, Aldo Moro viene ucciso. Altro aspetto su cui l’Ammiraglio Accame, si è voluto soffermare è il piano Paters. Un piano contro il terrorismo di sinistra, ideato dal Ministro Cossiga ed inviato, alla fine del marzo 1978, al Presidente del Consiglio Andreotti. Viene poi trovato a Palazzo Chigi, un appunto del gennaio 1979, in cui si ordina di far sparire il Piano Paters. Perché? Il Piano Paters viene ideato da Cossiga, studiando i metodi usati in Germania e Inghilterra per contrastare rispettivamente la Raf e l’Ira. Metodi che si basavano sull’uso di infiltrati per la raccolta di informazioni e sull’uso di reparti speciali (Sas in Inghilterra e Gsg9 in Germania ). In effetti in Italia nel 1978 vengono rafforzati i reparti speciali con la nascita del Gis dei Carabinieri e Nocs della Polizia di Stato. Paters, prevedeva anche l’uso di infiltrati già attivi nelle Brigate Rosse e nei gruppi di sinistra? Uno dei segreti più grandi del caso Moro, è, probabilmente, la presenza di infiltrati che avevano dato avviso dell’imminente rapimento, e questo spiegherebbe anche alcune anomalie nei movimenti delle forze dell’ordine quella mattina. Infiltrati, che potrebbero aver dato indicazioni sulla prigione di Moro ed al tentativo di liberazione, con l’Operazione Smeraldo, poi annullata. Una trattativa che poteva portare alla liberazione di Moro bloccata, un piano antiterrorismo fatto sparire, continua la lunga serie di anomalie nel mistero Moro. Ringraziamo l’Ammiraglio Accame, per aver portato un pò di luce su questi lati oscuri.
Credit foto www.ilmediterraneo.org