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Esteri

Il fronte ucraino ha avuto un cedimento preoccupante per Kiev

Se la settimana scorsa spiegavamo come l’iniziativa russa fosse costante su un un ampio settore di fronte, oggi scriviamo dei risultati importanti della loro costante iniziativa sulle linee ucraine.

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Di Stefano Orsi

Aree di crisi nel mondo n. 197 del 28-4-24

Il fronte ucraino ha avuto un cedimento preoccupante per Kiev

Se la settimana scorsa spiegavamo come l’iniziativa russa fosse costante su un un ampio settore di fronte, oggi scriviamo dei risultati importanti della loro costante iniziativa sulle linee ucraine.

Krasnogorovka

Qui sono stati provati per la prima volta i carri armati, con montata sopra una copertura, quasi integrale, di telaio e lamiere in funzione anti drone.

Detta copertura ha dato ottimi risultati e le truppe russe ne hanno esteso l’uso ad altri carri e blindati per trasporto truppe.

Mediante questi hanno portato senza quasi perdite, diverse squadre di soldati al fronte e preso la zona sud della città.

Nei giorni scorsi hanno compiuto un attacco importante alla zona industriale sita al centro della città , ma sono riusciti solo a prenderne una piccola parte a sud a causa della arcigna difesa ucraina.

L’aviazione russa prosegue i pesanti bombardamenti su posizioni predefinite con le bombe FAB dotate di kit planante di guida precisa UMPB.

Questi bombardamenti mirati metteranno in ginocchi le residue difese ucraine portando alla conquista della città da parte russa.

Pervomaiske

Nei giorni scorsi il settore è stato attivo nel premere sulle linee ucraine principalmente in direzione sud, oggi con una improvvisa avanzata, le truppe russe sono arrivate fino a Netailovska, con uno sbalzo di almeno 600 metri, che non sono pochi nelle date situazioni di combattimento.

Se confermata la conquista, ovvero se riusciranno a mantenere la posizione dopo i contrattacchi ucraini, con queste posizioni costringeranno le forze ucraine a nord a ripiegare.

Fronte di Umanske

Diversi contrattacchi ucraini sono stati sferrati nel settore in bilico nella campagna ucraina tra Umanske e Pervomaisk, ma sono stati tutti respinti dalle difese russe.

Nel corso di uno di questi contrattacchi è stata segnalata la distruzione di un blindato Marder di produzione tedesca e in uso agli ucraini.

Semenovka e Berdiki

Sono state completate per intero le conquiste dei villaggi di Semenovka e Berdiki, anche le frazioni staccate sono sotto controllo russo.

Soloviovo e Novobakmutovka

Entrambi i villaggi sono ora sotto pieno controllo russo, gli attacchi filmati con i droni ucraini provano visivamente il loro controllo passato ai Russi.

A causa delle difficoltà ucraine, i Russi hanno hanno allargato il terreno controllato verso sud liberando una ampia fetta di campagna a sud dei villaggi.

Ocheretino e altri tre villaggi

Qui ha avuto luogo una battaglia molto importante, anche per la modalità di svolgimento.

Dall’esito e dal tempo necessario per ottenerlo, si evincono le difficoltà in cui l’esercito ucraino si trova oggi e quanto fossero necessari gli aiuti occidentali arrivati nel Paese ed in fase di distribuzione verso i vari fronti.

Con la travolgente avanzata verso Ocheretino, i Russi hanno messo in grave difficoltà le forze ucraine.

Le truppe di Kiev sono state travolte nel villaggio e dal li sono fuggite ripiegando velocemente verso la campagna.

Le truppe russe non si sono fermate e approfittando della sbandamento ucraino si sono rapidamente portate verso la vicina Arkengelske, che ad oggi non è chiaro se sia effettivamente sotto controllo russo e soprattutto hanno preso il pieno controllo di Keramik causando il repentino ritiro nemico da Novokalinovo.

Entrambi questi due villaggi sono ora di certo sotto controllo di Mosca.

La relativa facilità e velocità con cui hanno portato a termine l’operazione denota due fattori, la grande determinazione russa e la vacillante tenuta delle difese ucraine.

Sia comunque chiaro che in termini tecnici, questo NON è uno sfondamento come alcuni chiamano o definiscono, non basta una ritirata o un arretramento per dare vita ad uno sfondamento che ha una sua chiara definizione.

Artemovsk

Prosegue l’avvicinamento russo alla parte ovest di Chasov Yar, si stanno posizionando nelle vicinanze dei passaggi dove il canale è interrato, in modo da poter passare senza perdere tempo nel guado del canale.

Makeevka

Nel settore di fronte che va da Kremennaja a Kupyansk, le truppe russe hanno oltrepassato le difese ucraine portandosi a ridosso della periferia di Kremennaya.

Domani sapremo meglio l’esito dell’assalto.

Novoselovske

Le forze della 77a  Brigata Aeromobile, già vista in azione su diversi fronti dall’estate scorsa, qui si sono portate all’assalto per tre volte delle linee difensive russe, infrangendovisi ogni volta.

Primi segnali degli aiuti arrivati alle truppe? Probabilmente si.

Slovenia

Le truppe russe hanno portato un assalto l’altro ieri sera presso le difese ucraine di Kyslovka, queste ultime hanno dovuto ripiegare e attestarsi verso il centro del villaggio.

Nelle ultime due notti i bombardamenti ucraini si sono concentrati sulle produzioni energetiche, colpendo 4 impianti di produzione termoelettrica ed uno di produzione idroelettrica, procede spedita la distruzione integrale della produzione energetica ucraina.

Gli altri obiettivi sono stati magazzini, aeroporti e le ferrovie, da questo punto di vista credo sia evidente l’intento di colpire i rifornimenti USA e GB in arrivo.

Il viaggio di Blinken in Cina

Dire che si sia trattato di un fallimento per la “diplomazia” made in Usa, forse è esagerazione di ottimismo.

Credo in realtà che sia andata anche peggio.

Blinken di fatto, si è recato in Cina per minacciare Pechino sulle troppe produzioni in corso e sugli aiuti alla Russia.

Pechino ha ribadito che pur prediligendo di voler mantenere buoni rapporto con gli USA, questi ultimi non si possono permettere di interferire con gli affari di Pechino.

Hanno pertanto rigettato le minacce di sanzioni USA.

Blinken, caso credo unico nella storia della diplomazia USA Cina, se ne è andato dall’aeroporto senza ne tappeto ne picchetto ne tanto meno nessun, dico nessun funzionario cinese che lo abbia salutato.

Un segno evidente di disprezzo nei confronti di questa amministrazione e credo nei confronti degli USA in generale.