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Esteri

Ucraina: Non cala la pressione russa sui vari fronti

ciò che succede in Ucraina senza mezzi termini, l’avanzata russa, lenta ma inesorabile anche nella regione di Karkov.

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Aree di crisi nel mondo n. 200 del 18-5-24

Cina

La visita del Presidente Putin a Pechino si è svolta come una vera celebrazione di un legame che appare sempre più profondo e intenso tra le due Potenze.

L’unione dell’enorme potenza produttiva cinese e delle materie prime russe appare già oggi come un “de profundis” del sogno bagnato USA di un nuovo secolo americano.

L’accoglienza riservata al Presidente russo non ha eguali con altri leader nel mondo.

Subito torna alla mente il segretario di Stato USA Blinken, abbandonato sulla pista e lasciato partire dalla Cina accompagnato dal solo suo ambasciatore, penosa scena.

A sancire un legame stretto e fraterno, i numerosi colpi di cannone che hanno scandito dall’inizio alla fine l’esecuzione degli inni di entrambi i Paesi.

Probabile che significassero la solenne unione in tempi di pace, ma credo anche in tempi di guerra.

Una alleanza quindi a tutto campo.

Al termine della visita, Xi, ha accompagnato l’amico russo e lo ha salutato, gesto fuori da ogni etichetta, con un fraterno abbraccio.

Una alleanza quindi forgiata dagli scopi strategici condivisi e da una vera amicizia tra i leader di entrambi i Paesi.

Karkov

Prosegue l’offensiva russa.

L’Ucraina ha prontamente risposto spostando molti battaglioni e brigate di rinforzo, fino a raggiungere la sostanziale parità di forze sul terreno.

I Russi attaccano con un personale ridotto al minimo, piccole squadre che si muovono agilmente, ancora senza vero supporto di mezzi corazzati, ho visto si sono visti finora solo mezzi blindati da trasporto truppe e da ricognizione.

Il presidente Putin in una dichiarazione di ieri, ha specificato che la missione assegnata riguardi la creazione di una fascia di sicurezza tra le province di Belgorod in Russia e quella di Karkov in Ucraina.

Si può confermare che finora l’operazione sia apparsa come una ricognizione in forza, volta a provocare la reazione ucraina e a obbligarla a spostare molti mezzi per portarli al fronte e fermare l’avanzata russa, al fine ultimo di colpirli e distruggerli mediante l’impiego di droni, artiglieria e bombe FAB guidate.

Le truppe russe, comunque riescono ad avanzare, nonostante i numerosi rinforzi arrivati sul lato ucraino.

Presso la parte di fronte di Volchansk avanzano in centro, molti i mezzi ucraini colpiti nelle retrovie.

È importante comprendere come nonostante la foga nella difesa ucraina, la superiorità nell’artiglieria e nell’aviazione, stinao favorendo nettamente la Russia anche in questo teatro e spingendo le difese ucraine lentamente indietro e con gravi perdite.

Nel settore di Liptsi le truppe di Mosca sono ormai arrivate alla periferia della cittadina, si stanno allargando verso sudest aggirando l’abitato sulla destra.

Nel bosco alle spalle della cittadina gli Ucraini nascondono i loro rinforzi, le unità della 42a brigata meccanizzata ed altre unità dei servizi segreti tra cui le Omega.

Sugli altri fronti

Tra i fronti attivi troviamo certamente Kyslovka, dove prosegue l’offensiva russa.

Più a sud i russi avanzano presso Chasov Yar che si sono avvicinati a Kalinina, hanno completato la conquista delle alture a nord di Bogdanovka, e stanno entrando nell’abitato di Chasov Yar da est, la parte oltre il canale. Nel sud sono ora lungo la statale 504, in posizione per avanzare aggirando a sud la città in direzione di Kostantinovka.

Nel settore di Avdeevka premono da Semenovka per allontanare verso la tasca di artiglieria le truppe ucraine.

Umanske è interamente in mano russa.

A sud Netaylovska è stata finalmente conquistata dalle truppe russe raggiungendo il bacino d’acqua.

Su Krasnogorovka, accumulano forze per riprendere l’avanzata dopo la conquista dell’area industriale, la fabbrica di refrattari.

Prosegue anche l’avanzata in Georgevka.

https://www.youtube.com/watch?v=XwxWcV54Dg8

Campagna bombardamenti

I Russi hanno colpito diversi magazzini di materiali e munizioni, uno grosso presso Odessa.

Sono stati colpiti anche altri obiettivi tra cui diverse stasioni di trasformazione elettrica.

Gli Ucraini hanno inviato 15 droni acquatici, tutti distrutti.

Circa 140 droni hanno attaccato la Crimea, ma anche questi sono stati distrutti, le difese aeree della base aeroportuale di Belbek è stata colpita da almeno 5 Atacms che hanno distrutto due vecchi MIG31 in disuso e un SU27, forse non operativo, i mezzi operativi sono all’interno dei bunker corazzati di cui è dotata la struttura.

Altri attacchi con droni sono arrivati fino alla raffineria di Tuapse, ma i danni sono stati lievi.