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Marco Valerio Ricci: Vi spiego come si diventa Campioni con la Programmazione Linguistica

I Podcast de Ilsud-est: Intervistiamo Marco Valerio Ricci, uno dei massimi esperti di Programmazione Linguistica, il nuovo metodo di allenamento mentale che insegna agli sportivi a superare le paure e a vincere

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DI FABRIZIO RESTA

Credit foto: Shooting Andreotti.

Giovenale diceva “Mens sana in corpore sano” per sottolineare che le prestazioni fisiche e quelle mentali sono strettamente correlate ed ognuna di loro dipende dall’altra. Questa connessione è fondamentale per vincere nello sport, specie nelle discipline individuali. Quello che noi chiamiamo semplicemente “sangue freddo” spesso diventa fondamentale, perchè nello sport l’atleta non affronta solo l’avversario ma anche paure, tensioni, insicurezze. Basti pensare alle clamorose rimonte, quando sembrava tutto spacciato oppure al classico “braccino” , quando sei ad un passo da una vittoria importante ed hai una fifa matta di sbagliare, per renderci conto di quanto sia importante il profilo mentale. Per questo motivo, per vincere nello sport, non è sufficiente l’allenamento fisico. Da qualche anno si parla di Programmazione Neuro Linguistica, che si dà come obiettivo il cambiamento dei pensieri e dei comportamenti delle persone, modificandone lo schema mentale ed emotivo: un vero e proprio allenamento mentale, guidando gradualmente l’atleta verso uno stato di fiducia e autostima, passando dal superamento dei blocchi, solitamente autoimposti, al fine di far emergere il potenziale nascosto. Marco Valerio Ricci è considerato uno dei Coach di Programmazione Linguistica più esperti a livello mondiale.

Ciao Marco Valerio. Prima di tutto ci spieghi cos’è la Programmazione Linguistica?

Nel suo sito leggo: il coach è allenatore della felicità. Ci può spiegare questa definizione?

Da che età si può cominciare questo tipo di allenamento?

Che differenza c’è tra la PNL Ipnotica e la Programmazione Neuro Linguistica classica?

Esattamente cosa si fa? Ricreate situazioni che permettono all’atleta di provare rabbia, sconforto, fatica e calma per poi imparare a gestirle oppure usate un altro approccio?

L’ipnosi non potrebbe portare ad un’eccessiva sicurezza, come ad esempio a prendere sottogamba la competizione?

C’è differenza tra la tenuta mentale prima della gara, e quella durante la gara? Sono due tipi di allenamenti diverso oppure è unico?

Facciamo un esempio : tra Sinner e Leclerc, quindi due sport molto diversi come F1 e Tennis. Oppure, dato che li ha allenati, i giocatori della Nazionale Italiana Rugby. Come cambia l’approccio?

Perchè fare la Programmazione Linguistica anziché affidarsi ai “soliti” psicologi?

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Informatico, sindacalista, appassionato di politica e sportivo