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14 Luglio 2025

Palmina Martinelli, una verità tardiva tra coraggio e miopia

La morte di Palmina Martinelli non è solo la storia di una tragica morte è la sconfitta di una società. La nostra. Spesso incapace di difendere i più deboli.

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Credit foto Tg Antenna Sud

Di Pierdomenico Corte Ruggiero

La notizia è di questi giorni. Sono state archiviate le indagini sulla morte di Palmina Martinelli. Archiviazione che è comunque una vittoria. Perché il G.I.P di Bari scrive che è evidente ed accertato che Palmina Martinelli è stata uccisa https://www.fanpage.it/attualita/svolta-dopo-44-anni-per-la-morte-di-palmina-martinelli-arsa-viva-e-stato-omicidio-ma-non-ci-sono-indagati/. Nessun suicidio.

 Una tragica vicenda quella di Palmina, che ha scosso molto l’opinione pubblica. Ricordiamo perché.

 L’11 novembre 1981 Palmina Martinelli viene trovata avvolta dalle fiamme nel bagno della sua abitazione a Fasano. Viene portata prima all’ospedale di Fasano e successivamente al Policlinico di Bari. Palmina è in condizioni gravissime. Riesce, però, a raccontare al pubblico ministero Magrone cosa è successo.

 A darle fuoco sono stati Giovanni Costantini e Enrico Bernardi. I due procacciavano ragazzine da avviare alla prostituzione. Questa era stata la sorte di Franca, sorella di Palmina, costretta a prostituirsi.

 Palmina si era innamorata di Giovanni Costantini ma quando capisce le sue intenzioni, si ribella. Lei quella vita non vuole farla.

Le dichiarazioni di Palmina vengono registrate dal dott. Magrone. Dopo 22 giorni di agonia  Palmina Martinelli muore a 14 anni.

Giovanni Costantini ed Enrico Bernardi vengono arrestati con l’accusa di omicidio. Con loro vengono processate altre 5 persone per ipotesi di reato che vanno dal concorso in omicidio, allo sfruttamento della prostituzione, alla falsa testimonianza.

 Il processo dovrebbe avere esito scontato. Così non sarà.

Nella cucina della casa di Palmina viene ritrovata una lettera scritta dalla ragazza. Lettera che per la difesa degli imputati dimostra che Palmina si sarebbe suicidata.

A nulla vale la consulenza del Professor Vittorio Pesce Delfino che dimostra con innegabili evidenze scientifiche che Palmina è stata uccisa.

Credit foto https://www.radiodiaconia.it/archives/42411

 A nulla vale la testimonianza di Palmina registrata su nastro.

 Gli imputati vengono assolti in tutti i gradi di giudizio, le uniche condanne sono per sfruttamento della prostituzione. Per i tribunali Palmina si è suicidata e quindi ha mentito.

Palmina viene uccisa per la seconda volta. I famigliari di Palmina non accettano una simile sentenza.

Danno incarico ad un legale per svolgere indagini difensive. Nel corso delle quali viene disposta una consulenza grafologica, a cura della dottoressa Sara Cordella, che stabilisce che la lettera presenta due diverse grafie.

 Nel 2012 le indagini sulla  morte di Palmina vengono riaperte. Nel 2015 la Procura di Brindisi conclude che è ragionevole ritenere che Palmina Martinelli sia stata uccisa. Il Gip di Brindisi il 28 aprile 2015 dispone l’archiviazione.

 Archiviazione annullata dalla Cassazione, per vizio di competenza territoriale.

 Le  indagini vennero affidate alla Procura della Repubblica di Bari. Indagini che hanno portato all’archiviazione di questi giorni.

Il G.I.P mette oggi nero su bianco ciò che già negli anni 80 la consulenza del Professor Vittorio Pesce Delfino aveva dimostrato: l’omicidio oltre ogni dubbio.

Una sconfitta per la giustizia. Non per la verità. Non per i professionisti che hanno avuto il coraggio di mettere, senza compromessi, la scienza al servizio della verità.

La morte di Palmina Martinelli non è solo la storia di una tragica morte è la sconfitta di una società. La nostra. Spesso incapace di difendere i più deboli.

È anche un monito a fare la cosa giusta. Con scienza e coscienza. Senza miopie.

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