08 Settembre 2025
La Cina innalza la bandiera del multipolarismo nella parata degli 80 anni: un messaggio potente al governo statunitense e al mondo
Una dimostrazione di sovranità tecnologica, mostrando che il Paese non dipende più da nessuno per armarsi e difendersi.

Di Marlene Madalena Pozzan Foschiera
Uno spettacolo di resistenza, potere e diplomazia
Il 3 settembre 2025, Pechino è stata teatro di una celebrazione storica: l’80º anniversario della vittoria cinese nella Guerra di Resistenza contro l’Aggressione Giapponese e della vittoria antifascista mondiale. La maestosa parata militare in Piazza Tiananmen è stata molto più di una cerimonia: è stata un messaggio forte al mondo e, in particolare, al governo statunitense.
La celebrazione, trasmessa globalmente e seguita da media come CNN, BBC, Reuters e AFP, ha mostrato che la Cina non solo custodisce la memoria della sua lotta contro il fascismo, ma assume un ruolo attivo come protagonista del XXI secolo.
La risonanza internazionale
In Italia, giornali come La Stampa hanno titolato: “La Cina mostra i muscoli al mondo”. Altri media, come Formiche.net, hanno sottolineato che la parata ha rappresentato una svolta strategica: l’unione di soft power (l’appello simbolico alla pace e all’unità) e hard power (la forza militare di ultima generazione). Il messaggio è chiaro: l’ordine internazionale non può più essere dettato unilateralmente dagli Stati Uniti.
Tecnologia avanzata e deterrenza globale
La parata è stata anche una vetrina tecnologica. L’Esercito Popolare di Liberazione ha presentato armi di ultima generazione, come il missile intercontinentale DongFeng-61, droni terrestri, marittimi e aerei, oltre a sistemi di difesa cibernetica e laser antidrone. La dimostrazione ha impressionato la stampa internazionale, che ha evidenziato la crescente capacità della Cina di integrare forze informatizzate e di consolidarsi come potenza di deterrenza globale.
Questa esibizione non è stata una minaccia vuota, ma un avvertimento strategico: la Cina è pronta a difendere la propria sovranità e a contribuire alla stabilità mondiale — in contrapposizione alla politica interventista del governo statunitense.
Simboli viventi di pace e memoria
Lo spettacolo è stato attraversato da emozione e simbolismo. 80.000 palloncini e colombe della pace sono stati liberati nel cielo, rappresentando otto decenni di libertà e riconciliazione. Al suono di canti patriottici come “Marcia dei Volontari” e “Senza il Partito Comunista non ci sarebbe una nuova Cina”, veterani di guerra e giovani hanno marciato fianco a fianco, riaffermando il filo che unisce passato, presente e futuro.
Xi Jinping: la pace come scelta di civiltà
Nel suo discorso, il presidente Xi Jinping è stato diretto:
“L’umanità si trova di nuovo davanti alla scelta tra pace o guerra, dialogo o confronto, risultati win-win o giochi a somma zero.”
Le sue parole sono state un chiaro messaggio all’Occidente: la Cina difende la via della cooperazione, ma non esiterà a usare la propria forza per impedire che il mondo venga trascinato nel conflitto dall’unilateralismo statunitense.
L’asse alternativo e la diplomazia globale
La presenza di Vladimir Putin e Kim Jong-un accanto a Xi Jinping ha dato ancora più peso all’immagine proiettata al mondo. Il messaggio è stato inequivocabile: esiste un asse alternativo all’egemonia occidentale, disposto a resistere all’accerchiamento militare, economico e culturale imposto dagli Stati Uniti.
Molto più di una parata: un manifesto multipolare
Questa non è stata solo una parata militare. È stato un manifesto politico.
- Un atto di memoria contro il fascismo, ricordando che la Cina ha sconfitto l’occupazione giapponese con un immenso sacrificio umano.
- Una dimostrazione di sovranità tecnologica, mostrando che il Paese non dipende più da nessuno per armarsi e difendersi.
- Un gesto di pace, con palloncini e colombe che hanno commosso milioni di persone.
- E, soprattutto, una dichiarazione multipolare, affermando che non ci sarà pace vera finché gli Stati Uniti continueranno a comportarsi come padroni del mondo.
