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Angela Martini, Serena Mollicone e il depistaggio di Fontecupa

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di PIERDOMENICO CORTE RUGGIERO

Analizzeremo, ovviamente, le decisioni della Procura della Repubblica di Cassino, sulle indagini per la morte di Serena Mollicone.

 

 

 

Ora, però, vogliamo raccontare un’altra vicenda, forse legata all’omicidio di Serena Mollicone, o forse no. Comunque una vicenda che è giusto raccontare e ricordare. Arce 1 maggio 1977. Un giorno di festa. Angela Martini è una ragazza di Arce, una come tante. Si reca, per passare il giorno di festa, presso il circolo Acli in località Campostefano di Arce. In compagnia di suo fratello Donato e di due amici, R.B. e A.P. Una giornata tranquilla. Come tante, in una cittadina di provincia, lontana dai tumulti degli anni 70. Arriva la sera. Donato Martini decide di tornare a casa. Angela rimane con R. B., idraulico di Colli di Monte San Giovanni Campano. R. B. , accompagna Angela Martini a poca distanza da casa della ragazza, poi si reca ad una festa. Angela rimane da sola, a poca distanza da casa. Pochi passi, entra nella sua abitazione e Angela continua ad essere una ragazza come tante, così dovrebbe andare. No, Angela Martini non entra in casa. Scompare nel nulla. Nessuna notizia, nessuno la vede. Iniziano le ricerche, iniziano le indagini. Arce è una comunità non abituata a gravi fatti di cronaca, la scomparsa di Angela è quindi una notizia doppiamente angosciante. Passano i giorni, nessuna notizia della ragazza. Poi il giorno 8 maggio 1977, arriva una telefonata anonima. Il corpo di Angela Martini viene ritrovato. In località Selva, bosco Berardo a 150 metri dalla discarica comunale di Arce. Un luogo frequentato anche da coppiette in cerca di intimità. Il corpo è supino, in avanzato stato di decomposizione, i jeans che indossava la ragazza sono aperti. La morte è dovuta a strangolamento. I carabinieri scoprono che Angela aveva un appuntamento con un ragazzo la sera del 1 maggio. A riferire la circostanza è M. T. amica di Angela, a confermarlo è D. M. amico della vittima. I carabinieri cercano il ragazzo del misterioso appuntamento. Lo trovano. Si tratta di F. R. di Ceprano. Viene interrogato. Alla fine viene arrestato e processato per l’omicidio di Angela Martini. Caso chiuso. Allora quali sono i possibili collegamenti con l’omicidio di Serena Mollicone ? Il corpo di Angela Martini viene trovato un una zona ritrovo di coppiette e usata come discarica. Il corpo di Serena Mollicone viene lasciato in una zona ritrovo di coppiette e usata come discarica abusiva. L’assassino di Serena, ha la necessità di studiare, in poco tempo, la più efficace modalità di occultamento per depistare le indagini. Possibile, quindi, che abbia preso a modello vicende a lui note più o meno approfonditamente. Un ragazzo che nel 1977 aveva 20 anni, nel 2001 avrebbe avuto 44 anni. Inoltre alcuni cognomi presenti nella cronaca della vicenda di Angela Martini, sono presenti, con posizioni non marginali, anche nella vicenda di Serena Mollicone. Troppo poco per ipotizzare collegamenti ? Forse si. Sicuramente a Fontecupa, è stata costruita, in modo molto anzi troppo accurato, una falsa scena del crimine. Usando, forse, “pezzi” di altre vicende. A Fontecupa si trova la firma dell’assassino e dei suoi complici. Per attribuirla, forse dobbiamo ricordarci di Angela Martini, morta anche lei in un bosco, alla vigilia di una estate mai arrivata.

Credit foto quotidiano “ Il Messaggero “ 1977 , per gentile concessione della Biblioteca Provinciale di Frosinone.

 

Chi è malato terminale oltre ad assumere i farmaci salvavita, passati in esenzione, spesso deve assumere medicinali comuni per mitigare gli effetti collaterali delle cure e della malattia. Laura chiede che i malati terminali possano godere dell’esenzione non solo sui farmaci salvavita ma anche su tutti gli altri medicinali.

Petizione diretta a Giulia Grillo

Giulia Grillo: Esenzione non solo per farmaci salvavita per malati oncologici

Chi è malato di cancro assume medicinali specifici per la cura di questa malattia, chiamati farmaci salvavita e passati in esenzione dal sistema sanitario nazionale. Tuttavia molti sintomi collaterali sia della malattia, che di questi farmaci (es. Chemioterapici o altri) necessitano l’assunzione spesso massiccia di altri medicinali più comuni, come antidolorifici, antipiretici, ecc. che il malato paga a prezzo pieno, con spese notevoli.

Chiedo che chi è affetto da patologie tumorali o chi è malato terminale possa essere esentato dal pagamento di ogni medicinale, essendone l’uso comunque direttamente collegato alla malattia in corso.

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Informatico, sindacalista, appassionato di politica e sportivo