Esteri
È il piano di Trump come l’Araba Fenice…
il fantomatico piano di pace per l’Ucraina, e la situazione sui fronti.
Aree di crisi nel mondo n. 222 del 10-11-24
Washington
La recente vittoria netta di Trump nelle elezioni USA, sembra aver gettato nel terror panico più i governanti Unionisti che i Dem USA.
Dopo aver visto come i media nostrani abbiano accolto con quasi disperazione e pianti l’elezione di Trump, il discorso si è spostato velocemente sulle conseguenze di ciò.
In particolare l’attenzione dei media si è concentrata sulla guerra in Ucraina.
Trump promise di farla terminare in meno di 24 ore.
Dalla sua elezione si susseguono ipotesi su quali possano essere i contenuti di questa proposta di pace.
Fino ad ora ho ascoltato solo ipotesi che si possono racchiudere in un solo vocabolo: Scemenze.
Focalizzati sulla concessione territoriale per porre fine al conflitto, i giornalisti ed i politici occidentali dimenticano le ragioni che hanno scatenato l’escalation.
La violazione dell’articolo 8 del trattato istitutivo dell’OSCE innanzi tutti.
In questo articolo si trova il principio della sicurezza indivisibile, principio secondo il quale nessun firmatario avrebbe potuto migliorare la propria sicurezza a spese del suo vicino.
Portare una alleanza militare ostile in un territorio come quello ucraino, avrebbe di certo compromesso la sicurezza russa e da li e non da rivendicazioni territoriali, nasce l’attuale conflitto tra NATO e Russia per interposta Ucraina.
Di cosa vaneggiano oggi politici e media?
Riconoscere i territori in mano alla Russia come sotto controllo russo di fatto ma non come status internazionale, creare una zona smilitarizzata lungo tutto il settore del fronte, 800 miglia, controllato da forze della UE, non dagli USA. Spese di ricostruzione ucraina in capo alla UE.
Ucraina dentro a UE e NATO entro pochi anni, da 5 a 20 a seconda delle fonti.
Secondo loro questo risolverebbe le ragioni del conflitto?
Io ritengo proprio di no!
Più volte è stato ribadito da parte russa che si deve porre fine alle cause che lo hanno scatenato e che non sono interessati ad un “cessate il fuoco”, esattamente ciò che invece propongono media e politici UE.
Posso considerare anche di manica larga il pragmatismo russo, ma i precedenti di Minsk 1 e 2 non depongono certo a favore di tale soluzione.
Quindi i casi sono due, o i Russi vogliono calarsi le brache e accettare questa assurda strada o la proposta è una fanfaronata dei media e nessuno sa cosa proporre alla Russia.
Ovvio che l’opinione di Kiev non interessi a nessuno.
Possibile anche che la reale proposta ancora non sia stata scritta o immaginata, o semplicemente non la si possa rivelare, magari consiste semplicemente nello scollegare gli USA dai legami con Kiev e lasciare la UE ad arrangiarsi, fino alle estreme conseguenze della sconfitta totale ucraina.
Del resto le crescenti difficoltà ucraine sono evidenti e non possono che peggiorare.
Attendiamo quindi l’insediamento del Donald e vedremo come nelle successive 24 ore risolverà la situazione.
Situazione sul campo in Ucraina.
Come accennato, da ormai 13 mesi la Russia prosegue instancabilmente nella sua offensiva.
Benché alcuni giornalisti come il buon Di Feo credano che i ripetuti attacchi siano un espediente per presentarsi al tavolo delle trattative (quale?) in posizione di vantaggio (come se non lo fossero già)
Kursk
Parte la terza fase del controffensiva russa nella regione invasa.
Le forze russe si stanno concentrando principalmente sui medesimi precedenti settori Malaya Loknya da nord e Darino e Novoivanovka da est.
Finora, nonostante le tante cretinate false scritte dai media mainstream diffusori patentati di fake news, di nord coreani non se ne sono visti.
Guerra dei droni di lunga percorrenza
Non c’è stato giorno senza che i Russi abbiano attaccato le installazioni militari ucraine, le difese aeree spesso li abbattono sulle città provocandone la caduta sulle abitazioni, che non sono un bersaglio per i Russi.
Analogamente ogni tanto l’Ucraina attacca a sua volta, stamane per esempio sono stati lanciati circa un centinaio di droni Liutyi che hanno una gittata di circa 1000 Km diretti a Mosca, praticamente lungo il percorso e a destinazione sono stati intercettati tutti, anche in questo caso, cadendo, i droni sono caduti su centri abitati.
Non risulta abbiano colpito centri militari a differenza dei droni russi in Ucraina dove sono state registrate esplosioni nelle regioni di Zythomyr Karkov, Poltava, Kiev.
Da Kupyansk a Kremennaya
Le forze russe stanno guadagnando posizioni nei pressi di Lushkovka, risalendo il fiume Oskil stanno serrando una morsa attorno alle truppe ucraine nel saliente di Stepova Novosilovka.
Vicino a Pishkane hanno guadagnato terreno verso sud in direzione di Lozova.
Più a sud si combatte per Terny.
Pokrovsk Selidovo Kurakovo
In direzione Pokrovsk i Russi hanno marciato su Petrovka conquistandola, hanno rafforzato le posizioni a sud di Novoselidovka, conquistato metà villaggio di Zorya.
Particolarmente interessante la battagli in corso per il controllo su Sonkovka, (Krasnoe in russo) villaggio che diede i natali a Prokofiev.
Metà villaggio è sotto controllo russo, video diffusi da fonti ucraine certificano la presenza russa in centro.
Il valore strategico di questa località è alto in quanto apre la via verso il settore ovest di Kurakovo, aggirandone le difese e chiudendo le forze al suo interno in una trappola, cosa che le costringerà ad abbandonare la città.
Antonovka
Dopo la sconfitta subita dalle truppe aviotrasportate ucraine della 79ma Brigata presso Antonovka, è iniziata una ritirata dal saliente, le forze ucraine ripiegano lentamente ma costantemente verso ovest.
Presumo intendano ridurre il fronte e posizionarsi in difesa lungo la strada tra Kurakovo e Uspenovka.
Il problema principale degli ucraini è l’avanzata russa da Maksimovka verso nord in direzione di Kostyantinopil, verso il medesimo settore puntano da nord altri gruppi russi che vogliono arrivare presso Andreevka e chiudere in sacca le ingenti forze ucraine presenti nel settore.
Velika Novosolka
Le forze russe avanzanti verso Costyantinopil, stanno convergendo verso ovest per raggiungere Rozdolne e aggirare le difese di Velyka Novosolka, tagliandone la linea di rifornimenti.
Sugli altri fronti nulla di particolare.