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Inchiesta

La bomba sul treno 710 e Serena Mollicone: Arce crocevia dei misteri d’Italia

La “strategia della tensione”. Una pagina oscura della nostra recente storia. Utilizzare gli opposti estremismi per creare tensione sociale sufficiente per condizionare la vita democratica italiana.

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Di Pierdomenico Corte Ruggiero

La “strategia della tensione”. Una pagina oscura della nostra recente storia. Utilizzare gli opposti estremismi per creare tensione sociale sufficiente per condizionare la vita democratica italiana.

“Per fermare i comunisti”. Anche ma non solo. Per garantire gli interessi più o meno leciti di centri di potere.

Organica alla “strategia della tensione” è la “strategia dei treni”. Attentati che colpivano treni e stazioni. Per creare rabbia e paura. Il treno era ed è il principale mezzo di trasporto pubblico. Centinaia di persone raccolte in pochi vagoni o in una stazione. Obiettivi facili.

“L’Italicus” e la strage della stazione di Bologna sono la dimostrazione della criminale efficacia di questa tecnica terroristica.

Rispetto alla “strategia dei treni” è utile citare un episodio spesso dimenticato ma utilissimo per analizzare le dinamiche della strategia della tensione.

Nella notte tra il 5 e il 6 febbraio 1977 viene rinvenuta e neutralizzata una bomba sul treno 710 che aveva lo stesso percorso dell’Italicus. L’attentato viene sventato grazie alla segnalazione di Maria Rita Moxedano, informatrice del Servizio di Sicurezza.

 La Moxedano viveva a Cassino e proprio nelle vicinanze della Città Martire indica alla Polizia, alcuni giorni prima del 5 febbraio, un deposito di armi e munizioni.

 Nel pomeriggio del 5 febbraio 1977 la Moxedano avverte che la bomba è sul treno. A Formia il treno viene fermato e controllato ma non viene trovata la bomba. La Moxedano richiama nuovamente la Polizia e questa volta la bomba viene trovata con il treno fermo presso la stazione Tiburtina. La bomba è stata messa nella stazione di Formia? Nella notte tra il 5 e il 6 febbraio 1977 Roma viene colpita da altri attentati. Nell’attentato che colpisce il commissariato di P.S a San Lorenzo, la bomba usata è identica a quella del treno 710.

Il mistero del treno 710 tocca anche Arce, dove la Moxedano si reca nelle convulse ore tra il 5 e 6 febbraio 1977. Arce è una cittadina della provincia di Frosinone. Poco distante da Formia. Legata ad un altro mistero ad oggi non risolto. L’omicidio di Serena Mollicone. L’apparente vita tranquilla e “banale” di Arce ha tratto in inganno molti. Nel 1977 e nel 2001. Con la mancata individuazione, sia nel 1977 e sia nel 2001, di possibili “centri di potere” più o meno occulti.

Molti i dubbi sulla dinamica del fallito attentato. La bomba è stata messa sul treno a Napoli, dove la Moxedano si era recata nel pomeriggio del 5 febbraio 1977, o a Formia durante i controlli di polizia?

Credit foto archivio “L’Unità”

Un fallito attentato o un intrigo di Stato? Una domanda che ricorre in molti episodi degli “anni di Piombo”.

Quanto accaduto negli anni 70 e 80 in Italia è stato rapidamente archiviato. Creando così una zona d’ombra e di impunità che incombe anche oggi. Come è accaduto ad esempio nel G8 di Genova.

In uno Stato democratico non possono esistere intrighi di Stato. Ieri come oggi.

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