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Serena Mollicone, cosa accadrà in appello?

Probabilmente ci sarà una nuova fase dibattimentale che potrebbe portare alla nomina di periti per ripetere le analisi sulla porta.

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Credit foto https://agenpress.it/2023/03/18/omicidio-serena-mollicone-maria-tuzi-faremo-ricorso-in-appello-contro-lassoluzione-dei-5-imputati/

Di Pierdomenico Corte Ruggiero

Il prossimo 26 ottobre avrà inizio il processo d’appello per l’omicidio di Serena Mollicone. Dopo la sentenza di assoluzione per i cinque imputati emessa il 15 luglio 2022 dalla Corte d’Assise di Cassino.

Processo molto atteso. Cosa accadrà nel processo d’appello? Sicuramente la Procura chiederà di riaprire la fase dibattimentale. Puntando nuovamente su due pilastri. La perizia sulla porta e la testimonianza di Santino Tuzi. Pilastri che non hanno retto in primo grado.

Probabilmente ci sarà una nuova fase dibattimentale che potrebbe portare alla nomina di periti per ripetere gli accertamenti sulla porta oltre che all’escussione di testimoni.

La Corte d’Assise d’Appello potrebbe anche confermare l’assoluzione o condannare senza riaprire il dibattimento. Sembra, però, lo scenario meno probabile. La Corte d’Assise vorrà verificare se è possibile superare il legittimo dubbio ed è possibile solo con una nuova perizia sulla porta.

La testimonianza di Santino Tuzi, da sola, non può portare ad una condanna soprattutto in Cassazione. Troppo tormentata con ritrattazioni e dubbi. Manca poi la prova che possa dimostrare eventuali minacce. Inoltre Tuzi, purtroppo, è morto e la sua testimonianza non può essere vagliata nel contraddittorio.

Solo la certezza scientifica della porta come arma del delitto può portare ad una condanna. Certezza scientifica che, sinceramente, difficilmente verrà accertata. Troppe variabili.

Manca, per due volte, il movente. Cosa spinge Serena Mollicone ad andare in Caserma il primo giugno 2001?  Perché i Mottola uccidono Serena? La Procura, ad oggi, non ha saputo rispondere con elementi supportati da prove.

Molte critiche su una sentenza, quella di assoluzione, che pochi hanno capito. La Corte d’Assise di Cassino ha lanciato un monito. “Non avete prove, agite di conseguenza”.

La Procura, invece, sembra intenzionata a riproporre lo stesso impianto accusatorio.

Con i soliti tasselli mancanti? Questo lo vedremo a breve.

In Corte d’Assise d’appello i giudici pretenderanno da accusa e difesa un percorso logico inattaccabile perché il prossimo passo sarà la Cassazione che non è corte di merito ma di legittimità.

Per avere un percorso logico che possa portare ad una condanna manca ancora tanto. Perché Mottola Marco, che notoriamente si svegliava non prima delle 11, proprio quella mattina esce di casa alle 9 per andare ad Isola Liri? La barista che inizialmente riconosce Marco Mottola dichiara che nella famosa Y10 erano in quattro, chi erano? A chi appartiene l’impronta lasciata sul nastro adesivo? Secondo le perizie medico legali Serena Mollicone viene portata nel bosco di Fontecupa nelle prime ore del 2 giugno quindi prima delle testimonianze che la collocavano presso il Bar della Valle. Se così fosse perché i Mottola dovevano rischiare per portarla proprio a Fontecupa? Il movente? Chi trasporta il corpo a Fontecupa?

La lista delle domande senza risposta è lunga e cercheremo di dare risposte durante la cronaca del processo d’appello. Vaglieremo anche l’ipotesi di un possibile ruolo di soggetti presenti nella cerchia delle amicizie femminili di Serena.

Pochissimi mesi, questo è il tempo che resta per dare giustizia a Serena Mollicone. Saranno mesi sprecati ancora una volta?

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