13 Gennaio 2025
Gianmarco Pozzi, in lotta per la verità
Dopo la pausa natalizia, riprendiamo a raccontare le nostre storie irrisolte. La storia di questa settimana parla di un ragazzo, Gianmarco Pozzi, campione italiano di kickboxing,il suo corpo viene ritrovato nel giardino di una villetta a Ponza.
Di Maria Tuzi
RUBRICA STORIE IRRISOLTE
Dopo la pausa natalizia, riprendiamo a raccontare le nostre storie irrisolte. La storia di questa settimana parla di un ragazzo, Gianmarco Pozzi, campione italiano di kickboxing. Il suo corpo viene ritrovato nel giardino di una villetta a Ponza. La Procura ha chiesto l’archiviazione e l’11 gennaio scorso la famiglia ha organizzato una manifestazione per verità sulla morte di loro figlio. Alla manifestazione sono intervenuti tanti familiari di altre vittime che con coraggio e determinazione lottano per cercare verità e giustizia su quanto accaduto ai loro cari. A raccontare di Gianmarco è Paolo Pozzi, il papà. Grazie Paolo per la disponibilità e la forza che dimostri nella tua lotta.
Chi è Gianmarco Pozzi?
Gianmarco è un figlio dei nostri tempi, con i pregi e i difetti che possono avere i figli di questa età. Era un lavoratore, un campione di kickboxing e quando aveva un combattimento si allenava in palestra. Uno dei ricordi che ho di Gianmarco è che quando avevamo qualche litigio,come capita tra padre e figlio, improvvisamente mi guardava e mi diceva BASTA ABBRACCIAMOCI.
Cosa è successo il 9 agosto 2020?
Il 9 agosto, mentre eravamo in vacanza a Scanno, ci chiama l’allenatore di Gianmarco e ci dice che è stato contattato dai carabinieri di Ponza e gli era stato detto che Gianmarco era precipitato da un balcone alto 7/8 metri.
Come si sono svolte le indagini e a che punto sono ora?
Ora che ho letto tutti i documenti posso dire che le indagini si sono svolte nel peggiore dei modi e che il maresciallo di Ponza prende l’iniziativa di inviare un’informativa in Procura dicendo che non ci sono indizi di reato. Purtroppo questa iniziativa ha inficiato su tutte le indagini, perché inizialmente non è stato repertato niente, non è stata sequestrata l’area e non è intervenuto il medico legale.
Quale iniziativa avete intrapreso?
Io credo molto nelle istituzioni e per questo sono stato dal sottosegretario Mantovano, in commissione parlamentare antimafia e mi ha scritto anche il comandante generale dei carabinieri. Ma nonostante tutto questo non cambia niente. In questo momento mi sembra di essere solo nonostante la solidarietà di queste istituzioni. Sono molto arrabbiato.
Quali sono le tue speranze?
Io non so chi ha ucciso mio figlio anche per errori iniziali nelle indagini ad esempio non chiamando in medico legale. Mi chiedo come un magistrato può giustificarsi dicendo che i periti chiamati all’inizio ora non lavorano più per la procura. Questo magistrato ha archiviato la posizione del perito che doveva analizzare il cellulare di mio figlio per imperizia. Il consulente a mio avviso è stato insufficientemente professionale. Io ho paura che non saprò mai chi ha ucciso mio figlio. Chi ha commesso errori deve pagare. Una cosa che non ho mai detto, ma che ora si deve sapere, il 16 agosto un magistrato apre un procedimento per omicidio volontario contro ignoti, ma omette di fare una cosa importante, mio figlio è stato cremato il 21 agosto, per cui ha avuto 5 giorni di tempo per bloccare la cremazione di mio figlio per la quale ero stato autorizzato dalla Procura. La cosa assurda è che aprendo un procedimento per omicidio quel corpo può essere utile a capire com’è morto, anche perché l’autopsia non era stata fatta, è stata fatta solo ispezione cadaverica. Noi veniamo a conoscenza di questo procedimento a dicembre, questo è molto grave.
Qui hai la possibilità di fare un appello,cosa vuoi dire?
Ho sempre rispettato la giustizia, ma una volta che ti trovi in una situazione del genere, alla giustizia non credi più. Ho organizzato la manifestazione dell’11 gennaio contro l’archiviazione del procedimento contro ignoti. Ho convocato familiari di altre vittime perché l’unione fa la forza. Io spero dal profondo del mio cuore che questo possa servire, ho conosciuto persone che vivono nella disperazione e adesso basta dobbiamo avere giustizia.
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