15 Giugno 2025
Cambia-Menti M410 e la Quintavalle: è cambiato poco ma niente sarà più come prima
Ha mostrato che anche un singolo lavoratore può cambiare la narrazione pubblica e costringere le istituzioni a rispondere

Di Pierdomenico Corte Ruggiero
Il sindacato Cambia-Menti M410 viene incorporato nel sindacato ORSA Autoferro-TPL. Sembra ieri eppure sono passati quasi dodici anni da quel 27 novembre 2013 quando in via Casal Selce 395 nasce Cambia-Menti https://www.romatoday.it/politica/atac-cambiamenti-m410.html.
In un panorama sindacale dominato da strutture storiche e complesse logiche di rappresentanza, il sindacato Cambia-Menti M410 ha rappresentato, per molti lavoratori del trasporto pubblico romano, un’alternativa concreta, combattiva e fuori dagli schemi. Al centro di questa esperienza, la figura controversa e carismatica di Micaela Quintavalle, ex autista ATAC, sindacalista radicale nella difesa dei diritti dei lavoratori e dei passeggeri.
Cambia-Menti M410 nasce “dal basso” come un sindacato autonomo e indipendente, alternativo alle tradizionali sigle confederali. L’obiettivo era chiaro: dar voce ai lavoratori del trasporto pubblico locale, troppo spesso ignorati dai tavoli decisionali.
Il sindacato si è distinto per un approccio diretto e battagliero, con continue denunce sulle condizioni precarie dei mezzi, sui ritardi nella manutenzione e sulla sicurezza degli utenti. La linea dura adottata da Cambia-Menti lo ha rapidamente posto in rotta di collisione con la dirigenza ATAC e con le altre sigle sindacali.
Micaela Quintavalle, laureata in Medicina nel 2022, è diventata celebre per le sue battaglie in difesa degli autisti e per le denunce pubbliche sullo stato dei mezzi circolanti nella Capitale. È apparsa più volte sui media nazionali – celebre un suo intervento nel programma televisivo Le Iene – dove denunciava il rischio di “autobus che prendono fuoco” e accusava la dirigenza ATAC di immobilismo.
Nel suo e-book autobiografico Doctor Driver – Un autoferrotranviere in camice bianco – Quintavalle racconta la propria esperienza di sindacalista, lavoratrice e studentessa. L’opera affronta anche temi personali, come il rapporto con la solitudine e i disturbi alimentari, fornendo uno sguardo umano su una figura spesso polarizzante.
Nel 2018, dopo oltre quattro mesi di sospensione, ATAC ha licenziato Quintavalle per presunte violazioni disciplinari: utilizzo improprio della divisa aziendale, divulgazione di dati sensibili e interviste rilasciate senza autorizzazione. Il caso ha suscitato clamore mediatico e acceso dibattito tra i lavoratori.
Ancora più clamore ha suscitato la sentenza del Giudice del Lavoro che ha respinto il ricorso della Quintavalle “Pur dovendosi rilevare che per diversi noti disservizi il consenso sociale nei confronti dell’odierna resistente possa ritenersi minato anche per ragioni diverse dalla condotta della ricorrente non si può escludere che le accese dichiarazioni pubbliche rese dalla ricorrente abbiano potuto sortire l’effetto di acuire l’astio e l’intolleranza degli utenti” https://www.affaritaliani.it/roma/atac-il-giudice-su-quintavalle-ha-ragione-ma-ha-acuito-astio-sentenza-637367.html .
Nel 2021, Quintavalle si candida a sindaco di Roma per il Partito Comunista guidato da Marco Rizzo. La sua proposta programmatica includeva un nuovo contratto di servizio per ATAC basato sulla qualità del trasporto e la creazione di spazi di partecipazione per lavoratori e utenti.
Durante la campagna elettorale, Quintavalle si è presentata come l’unica candidata realmente “esterna al sistema”, rifiutando ogni dialogo con le coalizioni di centrosinistra o centrodestra, e criticando duramente la sinistra istituzionale per la sua subalternità al Partito Democratico.
Nel gennaio 2022, dopo anni di studio portati avanti parallelamente all’attività sindacale, Quintavalle si laurea in Medicina e Chirurgia presso l’Università “La Sapienza” di Roma. Oggi lavora come medico, mantenendo un profilo meno pubblico ma continuando a rappresentare, per molti, un esempio di determinazione e riscatto personale.
Dopo dodici anni è tempo di bilanci. Molte cose non sono cambiate, restano tante criticità nel sistema di trasporto pubblico romano e laziale. Criticità che potrebbero aumentare con le Unità di Rete e il riordino del trasporto pubblico locale.
Detto ciò il sindacato Cambia-Menti M410 ha comunque lasciato un segno nel mondo del trasporto romano. Ha portato al centro dell’opinione pubblica temi fino ad allora confinati nei depositi e negli uffici tecnici: sicurezza, diritti dei lavoratori, manutenzione, trasparenza. Ma soprattutto, ha mostrato che anche un singolo lavoratore può cambiare la narrazione pubblica e costringere le istituzioni a rispondere.
La lezione di questa pagina di sindacato, durata troppo poco, è che solo la somma dei singoli lavoratori determinati e coscienti dei propri diritti può ottenere risultati. Non gregge spesso condotto dai “pastori” verso la tosatura ma un branco.
Micaela Quintavalle – oggi medico, ieri sindacalista e candidata sindaco – è l’emblema di una stagione di lotta che, pur conclusasi con un allontanamento dalle grandi scene mediatiche, ha inciso e può incidere profondamente nel modo in cui si parla di trasporti, diritti e giustizia sociale a Roma.
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