06 Luglio 2025
Andrea Bajani vince il Premio Strega 2025
Benvenuti su “Oasi Culturale” rubrica de IlSudEst a cura di Alessandro Andrea Argeri e Sara D’Angelo.
Questa settimana parleremo di Andrea Bajani vincitore del Premio Strega 2025.
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Di Sara D’Angelo
Il suo nome era già nell’aria da mesi: Andrea Bajani era stato riconosciuto (con largo anticipo) come il vincitore del Premio Strega 2025.
Così è stato. È successo.
Giovedì 3 luglio al Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, con il romanzo “L’ anniversario” pubblicato da Feltrinelli, Andrea Bajani è stato nominato vincitore della LXXIX edizione del prestigioso riconoscimento letterario italiano. Il premio è stato consegnato da Andrea D’Angelo, vicepresidente di Strega Alberti Benevento.
La serata condotta da Pino Strabioli è stata trasmessa in diretta su Rai 3. Numerosi gli interventi di attori e scrittori che hanno aggiunto spessore all’evento culturale più atteso dell’anno.
L’ attrice Anna Foglietta ha recitato un monologo dedicato a Pasolini in occasione del cinquantenario della sua scomparsa, il regista e attore Filippo Timi, accompagnato dai musicisti Rodrigo D’Erasmo e Roberto Angelini, ha letto diversi brani tratti dai libri in concorso.
Al secondo posto dopo Bajani — che già il 3 giugno aveva vinto lo Strega Giovani — la scrittrice Elisabetta Rasy, con Perduto è questo mare (Rizzoli; 133 voti), che supera di poco la favorita Nadia Terranova, terza con Quello che so di te (Guanda; 117 voti), seguita da Paolo Nori, con Chiudo la porta e urlo (Mondadori; 103 voti) e Michele Ruol, con Inventario di quel che resta dopo che la foresta brucia (TerraRossa; 99 voti).
Donatella di Pietrantonio, vincitrice della scorsa edizione, ha presieduto il seggio di voto. Gli ultimi cento voti sono stati scrutinati dal vivo fino alla proclamazione dell’autore vincitore.
Sono stati 646 i voti espressi (pari al 92 per cento degli aventi diritto) di cui ben 194 assegnati al vincitore già salito sul podio lo scorso mese di giugno con il Premio Strega Giovani.
Il Premio è stato assegnato da una giuria composta da 400 Amici della domenica, a cui si aggiungono come di consueto 245 votanti dall’estero selezionati da 35 Istituti italiani di cultura nel mondo (che esprimono ciascuno 7 giurati tra studiosi, traduttori e appassionati della nostra lingua e letteratura), 25 voti collettivi provenienti da scuole, università̀ e circoli di lettura delle Biblioteche di Roma, 30 voti di lettori forti scelti nel mondo delle professioni e dell’imprenditoria.
“L’ anniversario” ripercorre la scelta di un uomo profugo dal proprio centro domestico. L’ io narrante decide di abbandonare l’albero maestro per condurre una vita separata dalla radice che l’ha voluto al mondo. Lui è solo una primavera di ritorno nei dieci anni vissuti oltre la porta di casa. Adesso da straniero diventa ospite delle ferite sanguinanti di una madre che per troppo tempo ha preferito tacere.
“L’ultima volta che ho visto mia madre mi ha accompagnato alla porta per salutarmi”.
Dietro la porta vive il colpevole di un dramma familiare, un padre vittima di se stesso che però miete martiri tra le pareti testimoni di puro terrore. La moglie e i due figli, il Narratore e la sorella, subiscono il regime patriarcale segnato da terribili “incidenti” silenziati da un’ipocrita normalità. Per quarant’anni il Narratore attende un riscatto che non arriva, e allora sceglie la fuga lasciandosi dietro un cumulo di macerie con il suo stesso sangue. L’ anniversario dell’inversione di marcia affresca la storica lavagna nera del Premio Strega.
La famiglia è un sistema che non può essere basato sulla paura ed è un legame che, come tutti gli altri, abbiamo il diritto di interrompere”.
Nella prestigiosa serata non è mancata la rimarcazione della polemica Giuli-Strega riguardo alla mancata consegna dei libri in concorso al Ministro della Cultura.
È successo ancora.
Nel 2023 il Ministro Gennaro Sangiuliano ammise in diretta televisiva di non aver aver letto nessuno dei libri finalisti, dando così vita a una scena tragicomica con la conduttrice Geppi Cucciari. L’ anno dopo il posto riservato al Ministro Gennaro Sangiuliano rimase vuoto.
“Registro il fatto che sono stato invitato alla serata del premio Strega, sono stati carinissimi, però non ho ricevuto nessun contatto e nessun libro. È un po’ curioso che uno debba andare alla serata del Premio Strega non avendo ricevuto i libri per cui si organizza la serata. Ciò detto la battuta, perché tale è, è: si vede che mi considerano un ‘nemico della domenica” ha dichiarato il Ministro della Cultura Alessandro Giuli pochi giorni prima della serata finale del Premio.
Il ministro ha dimenticato di essersi dimesso dalla giuria alcuni mesi fa. Ecco svelato l’arcano. La motivazione ufficiale annaspa nella discutibile comunicazione del viaggio istituzionale in Germania di due giorni, 3 e 4 luglio, dove Giuli ha incontrato il Ministro della Cultura tedesco.
Intanto si preannunciano inquietanti novità sul futuro del Premio ideato nel 1947 dalla Fondazione Maria e Goffredo Bellonci e promosso da Strega Alberti Benevento. Il più eclatante riguarda il trasferimento della serata finale a Cinecittà a partire dal 2026 in vista degli ottant’anni del Premio Strega.
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