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02 Giugno 2025

Le destre mirano in Occidente a distruggere il sistema scolastico

L’istruzione superiore è “un’area”   dove idee, preparazione, ideologie,  istanze sociali e politiche si mischiano e si confrontano talora anche in modo aspro ma è  veramente ridicolo la pretesa delle destre di insegnare l’autoritarismo , la sopraffazione, l’ingiustizia e l’iniquità sociale.

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Credit foto https://www.roars.it/le-richieste-dellamministrazione-trump-all-universita-di-harvard/

Di Fulvio Rapanà

Con l’aumento della presenza nei sistemi liberali  dei partiti di destra crescono le pressioni per una  maggiore e più intrusiva politica di   indirizzo per tutti i sistemi che reggono la democrazia liberale: scuola, sanità, separazione dei poteri, indipendenza della magistratura, autonomia dei media. La motivazione politiche che sono alla base di questo movimento eversivo,  quando si va contro i valori delle Costituzioni si è nell’eversivo, è storica. La destra in tutto l’occidente, compreso Giappone e Corea, sono uscite sconfitte dalla guerra e non hanno partecipato con le proprie idee politiche e sociali alla stesura delle Costituzioni che si sono formate o dopo il ’45 o dopo la caduta del muro di Berlino. Le rifiutano non in modo palese ma appena possono le modificano anche aggirandole con riforme del tutto  legali ma che di fatto ne violano i principi. Un esempio è quello che Orban sta facendo con la magistratura e i media in Ungheria, o la Meloni in Italia con la riforma del premierato e della magistratura, con la separazione delle carriere, o Trump con le università, i media, l’avvocatura ecc.. Le destre, che sono tutte eguali,  ritengono che le società occidentali hanno principi e valori di sinistra con strutture  giuridiche e sociali  troppo orientate all’equità, alla solidarietà, alla parità e al rispetto dello stato di diritto e poco attente alle specificità dei popoli che abitano sui  territori. Per due anni manifestanti provenienti dalla provincia della Francia “ gilet gialli”, compresi gli agricoltori,  hanno manifestato violentemente tutti i sabati e domeniche a Parigi contro le politiche ecologiste di Macron e della Comunità Europea. Il Front National  ha contribuire maggiormente  a portare contestatori a Parigi o nelle grandi città francesi dove oltre alle contestazioni delle  normative ecologiste si scontravano le società cittadine in cui  l’appartenenza e l’identità ad un territorio e alla sua storia sono meno radicati e sensibili rispetto ad un piccolo centro dove l’equilibrio fra i poteri, l ’indipendenza della magistratura e dei media sono meno percepiti rispetto alla terra alla difesa della comunità e dell’identità. L’educazione scolastica e la sua indipendenza in tutto l’occidente è garantito dalle Costituzioni ma questo non scoraggia la destra dal provare a  modificare con piccoli cambiamenti gli indirizzi formativi verso valori più vicini alla loro ideologia. E’ successo e sta succedendo anche in Italia dove in modo subdolo e strisciante con piccoli interventi i vari governi di destra e della Meloni in particolare mirano a  modificare i i programmi e i comportamenti  volendo meglio definire ed enfatizzare i principi della razza, della religione e del sesso. Come scrisse a suo tempo Simone de Boauvoir “la destra odia la modernità”. Questo sta succedendo in Occidente oramai da 20 anni ma la sublimazione del fenomeno sta accadendo con il Trump 2. L’istruzione superiore è “un’area”   dove idee, preparazione, ideologie,  istanze sociali e politiche si mischiano e si confrontano talora anche in modo aspro ma è  veramente ridicolo la pretesa delle destre di insegnare l’autoritarismo , la sopraffazione, l’ingiustizia e l’iniquità sociale. Sia nella scuola superiore che nelle università i giovani hanno una innata propensione contraria verso  ingiustizie , sopraffazioni e massacri, in nome di una presupposta geopolitica e della necessità di difendere l’imperialismo e il suprematismo raziale a danno degli indifesi di qualunque razza, religione e orientamento politico. La società avrà tutto il tempo e le occasioni per trasformare una persona preparata, sensibile,  attenta e altruista nel “Lupo di Wall Street”. Da sempre nelle  Università  si scontrano idee di destra che definiscono “intolleranza di sinistra” quella verso i principi fondamentali, la libera ricerca  e di tollerare troppo  le preferenze razziali e sessuali per gruppi percepiti come oppressi e “discriminando” chi non lo è, con quelli di   sinistra che criticano e protestano contro l’autoritarismo,  l’indifferenza e la ghettizzazione verso fasce deboli ed emarginate e in generale contro l’ingiustizia di fondo latente della nostra società.  La mattanza di  Gaza ha fatto esplodere lo scontro fra queste due fazioni, fra  chi considera Israele e gli Stati Unit stati  canaglia e  i sionisti portatori di idee a azioni colonialiste, razziste e xenofobe e quella parte di studenti e dell’establishment politico americano , sia democratico che repubblicano, che difende senza limiti l’imperialismo americano e le politiche sioniste. Questo ha portato allo scontro fisico fra le due fazioni, all’occupazione dei campus e all’intervento della polizia per gli sgomberi. L’emergenza è iniziata durante la presidenza Biden ed è continuata con il Trump 2 che non tollera il confronto sequenziandolo per antisemitismo e ne vuole approfittare per  erodere l’indipendenza delle università e favorire status, corsi di studio e  idee diverse da quelle  progressiste che sono prevalenti nelle università tanto quanto sono conservatrici e autoritarie nel mondo del lavoro. Proteggere e agevolare categorie fragili ed emarginate  per Trump è una discriminazione inaccettabile. La volontà della cricca di Trump è di rovesciare un’università di alto profilo come Harvard o Princeton per  dimostrare la loro decisa volontà di piegare l’intero sistema scolastico e universitario e l’orientamento ideologico del sistema dell’istruzione superiore, che considerano ostile ai conservatori . Hanno incominciato  a sospendere parzialmente i finanziamenti alla ricerca per moltissime università inviando a tutte un elenco di richieste , tra cui quella di assumere un soggetto esterno “per verificare quei programmi e dipartimenti che maggiormente alimentano molestie antisemite o riflettono una presa di potere ideologica”. Nei sistemi comunisti questo soggetto si chiamava “funzionario politico”. Il governo ha anche insistito affinché le università  “chiudessero immediatamente” qualsiasi programma relativo a diversità, equità e inclusione. Successivamente ha ordinato agli universitari stranieri di trasferirsi da Harvard ad altre Università , non si capisce bene quali, pena la perdita delle autorizzazioni federali a stare sul suolo degli USA. Ha quindi ordinato prima la sospensione di tutte le autorizzazioni pendenti per le iscrizioni di studenti stranieri alle università, poi  ha ordinato una revisione di tutte le autorizzazioni in vigore per gli studenti stranieri e ancora ha chiesto di sospendere quelle concesse agli studenti cinesi.

Ovviamente Harvard e dietro di lei molte altre università di élite stanno contrattaccando contestando legalmente le azioni dell’amministrazione in quanto il finanziamento all’istruzione è materia del Congresso e quindi solo una decisione del Congresso potrebbe sospendere o revocare i contratti che andranno a rinnovarsi non certamente quelli in vigore. Come per i dazi bloccati in parte dai giudici anche questa materia finirà nel tritacarne legale/politico messo in piedi da Trump, che sta facendo un grande favore ai suoi nemici e ai nemici dell’america, dopo avere distrutto una volta per sempre la reputazione degli Stati Uniti nel mondo, sta distruggendo lo stato federale americano partendo dalle sue eccellenze come il sistema formativo delle università di èlite. Ottimo. Speriamo che continui così e che a fine mandato rimangano solo le macerie della società americana e di Harvard, di Yale e Princeton che più di tutte le altre istituzioni americane hanno fortemente contribuito a sostenere l’imperialismo americano che ha permesso per 70 anni a quel popolo di vivere molto oltre le proprie possibilità a danno di altri popoli . A riguardo la presunta lotta all’antisemitismo dice il rabbino  Rehisenboum ”più si combatte l’antisemitismo in modo militare e militante più aumenta. Più le  lobby ebraiche  chiedono al governo di sopprimere il presunto antisemitismo e più aumenta il sospetto nell’opinione pubblica (americana) che gli ebrei si stiano infiltrando in modo subdolo e fraudolento nel sistema americano per piegarlo a interessi della razza e della religione  ebraica anche contro gli interessi degli Stati Uniti ”

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