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02 Giugno 2025

Gli Ucraini colpiscono i bombardieri nucleari russi e i treni con civili a bordo – il mondo più vicino ad un conflitto nucleare

Alla vigilia dei colloqui di pace , gli ucraini compiono un atto scellerato che ci spinge vicini ad un conflitto nucleare.

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Aree di crisi nel mondo n. 245 del 1-6-25

Istanbul

Domani si terranno i colloqui di pace tra Russia e Ucraina.

Nelle live di giovedì e venerdì, avvisavo della impellente necessità ucraina di presentarsi ai colloqui di pace dopo aver assestato un pesante colpo alla Russia, fosse esso mediatico o politico.

Oggi, appena dopo gli attacchi di cui ora parleremo, il presidente di fatto ucraino Zelensky, ha confermato che domani la delegazione ucraina si presenterà a Istanbul per trattare con la Russia le condizioni per una pace stabile, temo su posizioni talmente lontane da risultare del tutto inconciliabili.

Briansk e Kursk

Nella notte si sono avuti tre differenti attacchi contro la logistica russa.

Colpite linee stradali e ferroviarie nel momento in cui i treni transitavano su un ponte o sotto un cavalcavia, ci sono stati almeno 7 morti e almeno 30 feriti, tutti civili.

Tre treno a distanza di poche ore sono stati colpiti.

Gli attentati sono stati sicuramente opera delle squadre di sabotatori di cui abbiamo parlato alcune volte negli scorsi approfondimenti video, squadre infiltrate dalla regione di Sumy, dalla caserma che era stata colpita in seguito da un missile balistico russo uccidendo decine di specialisti ucraini.

L’infiltrazione era stata scoperta a causa dell’avvistamento e intercettazione di circa 16 incursori ucraini nei pressi di Briansk e subito le autorità militari russe avevano pensato ad una infiltrazione in forze attraverso le foreste che separano Briansk dal confine ucraino.

La posizione degli attacchi corrobora questa tesi.

Gli attacchi ucraini alla triade nucleare russa.

Poche ore fa abbiamo rischiato l’ecatombe nucleare.

I pazzi al comando a Kiev hanno attaccato le forze di risposta strategica nucleare russa presso due aeroporti, di certo e due in forse, Belaya, oblast di Irkutsk, e l’aeroporto di Olenya oblast di Murmansk, rispettivamente a oltre 4000 km dal confine il primo e circa 2000 il secondo.

Per colpire queste strutture sembra siano stati impiegati container caricati su TIR con rimorchio e che arrivati a destinazione abbiano liberato i droni, non si sa con quale sistema di guida, pilotati da telecamere che trasmettevano, forse via satellite, le immagini ai piloti che li hanno guidati contro i bombardieri TU95 e TU22 presenti nelle strutture.

Il carico del drone presso Irkutsk è stato preso d’assalto da altri camionisti non appena accortisi del lancio dei droni, un altro camion è stato trovato esploso nella regione dell’Amur.

https://t.me/OrdEvG/44570

Non si conoscono i danni presso altri due aeroporti nei pressi di Mosca, Dyagilevo e Ivanovo.

Gli Ucraini reclamano 40 bombardieri distrutti, ma confermati sarebbero 9

Naturalmente la propaganda di guerra è immediatamente partita in tromba.

Gli Ucraini si sono affrettati a dichiarare distrutti 40 bombardieri, ma dai video diffusi non se ne contano , al momento, più di 9.

Inoltre uno dei carichi è andato totalmente perduto senza poter portare a termine l’attacco, e l’altro, presso Belaya, ha visto i camionisti sul posto distruggere il container danneggiando i droni prima che decollassero e dando fuoco all’arma poi, pertanto solo un minimo numero è riuscito a portare a termine l’attacco.

Un successo mediatico

Avevamo annunciato che l’Ucraina avrebbe necessariamente ricercato un qualche attacco contro la Russia prima di domani, giorno per i colloqui convocati dai Russi.

Nella live di giovedì annunciavo che tra la notte di venerdì e quella tra sabato e domenica , le probabilità di un attacco sarebbero state altissime e così è stato.

Questo attacco permette agli ucraini di presentarsi con almeno qualche carta mediatica ai colloqui, purtroppo temo che questo porterà inevitabilmente al loro fallimento ed alla prosecuzione del conflitto.

Se vi fosse stata volontà da parte di Kiev di arrivare alla pace, avrebbero di certo evitato questo tipo di attacco, gravissimo sul piano diplomatico e rischioso per una escalation, e sarebbero andati all’”Appuntamento” armati di buona volontà.

Un attacco di questa portata, diretto alle forze nucleari della “Triade” russa

Triade composta da missili nucleari lanciati da terra, lanciati da forze navali, sottomarini o incrociatori, e missili o bombe, lanciati da bombardieri in volo.

Un attacco contro una di queste componenti, costituisce una minaccia diretta alla capacità di risposta nucleare russa in caso di attacco da parte della NATO, pertanto poteva essere letto come un primo attacco da parte americana.

Il nome dato dagli ucraini a questa operazione è stato “Spiderweb” (ragnatela).

Chiaramente il riferimento va alla rete intessuta in più di un anno per compiere questo attacco.

È stato affittato un magazzino presso Chelyabinsk, dove sono stati assemblati i container con all’interno i droni e i meccanismi di rilascio, da qui sono stati caricati su rimorchi e trasportati presso le loro destinazioni.

Un’operazione complessa che ha richiesto molto tempo di preparazione.

Chi sabota la pace

Questo tipo di operazioni non avviene e non può avvenire senza coordinarsi prima con i mandatari.

In questo caso essi vanno ricercati tra i “Volenterosi”, principalmente il mio sguardo si va a posare sui britannici dell’MI6.

Mi risulta pertanto come una conferma del fatto che siano proprio gli Europei a non volere la pace, almeno in questa fase, volendo essi convertire l’industria civile a scopo bellico, dato che ha perso totalmente competitività sui mercati e langue disperatamente.

Non so che risposta darà ora Mosca, ma credo resterà contenuta, sebbene decisa.

Al momento pare che gli USA siano estranei all’operazione, o almeno si sono dichiarati tali.

Valuteremo e giudicheremo la loro posizione reale dalle loro posizioni nei prossimi giorni.