Ambiente
Le foreste italiane: un patrimonio da tutelare.
Negli ultimi dieci anni, la superficie boschiva italiana è aumentata di 600mila ettari, su un totale di undici milioni di ettari di bosco, spesso abbandonati all’incuria e preda di frequenti incendi. Il prezioso ruolo sociale, ambientale, economico e di contrasto al cambiamento climatico svolto dalle foreste italiane va difeso, valorizzato e tutelato.
DI NICO CATALANO
Credit foto: neil1877 licensed CC BY-NC-ND 2.0.
Negli ultimi dieci anni, la superficie boschiva italiana ha registrato un aumento di circa seicentomila ettari. Un risultato rilevante per la salvaguardia dell’ambiente, dovuto sicuramente all’azione dei vari Programmi Regionali di Sviluppo Rurale (PSR), i quali a livello di Politica Agricola Comunitaria (PAC), rispetto al passato sono stati interessati da una maggiore dotazione finanziaria per le misure agro forestali. Ma questo è anche un traguardo, raggiunto grazie alla maggiore consapevolezza, ormai diffusa nel nostro Paese tra istituzioni e cittadinanza, riguardo all’importanza delle foreste per la stessa vita del Pianeta. La superficie italiana coperta da boschi, selve e foreste, definizioni oggi equiparate grazie al decreto legislativo 34 del 2018 “Testo Unico in materie di foreste e filiere forestali” è attualmente complessivamente riconducibile a quasi undici milioni di ettari, distribuiti in tutto il territorio della penisola. Una superfice forestale vulnerabile, particolarmente esposta al degrado, spesso preda dell’incuria e dei frequenti incendi. Infatti, secondo un recente rapporto presentato da Coldiretti, solo nel 2021 in Italia, sono stati ben centosettantamila gli ettari di bosco resi cenere dalle fiamme generate per cause naturali o antropiche. La foresta in generale, rappresenta un vero e proprio scrigno di biodiversità animale e vegetale, essa previene l’erosione dei suoli e il dissesto idrogeologico che spesso si manifesta in frane, smottamenti e inondazioni, fenomeni incresciosi che in questi ultimi anni, si stanno drammaticamente replicando sempre più nelle diverse aree del nostro Paese. Inoltre, tramite la fotosintesi clorofilliana delle piante, le foreste abbattendo le immissioni atmosferiche di anidride carbonica, svolgono un’importante funzione per la vita e la mitigazione del clima. Secondo la letteratura scientifica, ogni albero, mediamente assorbe dall’atmosfera circa due chilogrammi di anidride carbonica, contrastando così il surriscaldamento climatico, e nel contempo rilascia la stessa quantità di ossigeno, elemento necessario per le funzioni vitali di tantissimi organismi viventi. Inoltre, le superfici boscate, potrebbero diventare un’ulteriore elemento di contrasto al fenomeno dell’abbandono rurale, tramite l’opportunità rappresentata dal prelievo rispettoso del legname. Una filiera sostenibile del legno, che potrebbe creare occupazione, in un settore dove l’Italia importa dall’estero più dell’80% del legno utilizzato dall’industria del mobile, della carta e del riscaldamento. In prossimità dell’inizio della nuova stagione estiva, periodo in cui le frequenti elevate temperature, possono favorire il proliferare degli incendi, necessita, l’attivazione da parte delle istituzioni di un concreto piano di sorveglianza, manutenzione e gestione del territorio, magari anche tramite il coinvolgimento attivo degli imprenditori agricoli e forestali. Il prezioso ruolo sociale, ambientale, economico, di contrasto all’inquinamento e al cambiamento climatico svolto dal sistema agroforestale italiano va difeso, valorizzato e tutelato.