14 Aprile 2025
TØMK€Y PRESENTA il singolo “24H”

di Fabia Tonazzi
photo pressoffice
TØMK€Y, classe 1997 presenta il suo ultimo lavoro, il singolo “24H” in uscita il18 aprile 2025 disponibile su tutte le piattaforme digitali.
Il suo stile è unico e riconoscibile: il viola come colore dominante, la chiave come simbolo di successo e un sound che mescola energia, emozione e mistero. Attraverso le sue canzoni, TØMK€Y porta un messaggio di speranza, dimostrando che, nonostante le difficoltà, è possibile trovare la propria strada e trasformare la propria vita.
La sua musica nasce da una vita difficile, piena di ostacoli e momenti bui, tra cui un passato segnato dalla depressione e pensieri suicidi. Nonostante tutto, non si è mai arreso. Anzi, ha trasformato il dolore in forza, trovando nella musica la chiave per rinascere.
Il suo stile è unico: un mix di mistero, energia e verità, rappresentato dal colore viola e dal simbolo della chiave, metafora del successo e della libertà.
Attualmente, oltre alla musica, lavora come operaio, ma non smette di credere nel sogno: scrive, registra e crea ogni giorno, portando avanti un percorso artistico sincero, personale e carico di passione.
Il brano, dal beat potente con un testo che colpisce dritto al cuore, promette di conquistare il pubblico e diventare un nuovo punto di riferimento per chi crede che il successo sia frutto di sacrificio e perseveranza.
TØMK€Y , parlaci un pò di te, che vita conduci?
“La mia giornata inizia presto. Lavoro come operaio, quindi passo le ore a lavorare, fatica e concentrazione. È dura, ma ci sono abituato. Anche lì, però, la testa non smette mai di pensare alla musica: a volte mi segno una barra al volo sul telefono, altre volte ascolto beat durante le pause. La creatività non si spegne mai, anche quando il corpo è stanco.
Quando finisco di lavorare torno a casa. A volte sono distrutto, ma appena mi rimetto in piedi, apro il mio piccolo studio e inizio a fare quello che amo: scrivo, registro, curo ogni dettaglio delle mie tracce e penso a nuovi contenuti per i social. Ogni passo che faccio come TØMK€Y ha un significato, nulla è lasciato al caso.
Accanto a me c’è Giulia, la mia ragazza, che mi supporta sempre. Con lei riesco a staccare un po’ la testa, magari guardando qualcosa insieme. Anche se le giornate sono piene, cerco sempre di ritagliarmi un momento per me. Magari è poco, ma è prezioso. A volte mi rilasso semplicemente ascoltando musica, altre volte mi godo un momento con la mia ragazza.
Non sono uno che ha bisogno di grandi cose per stare bene, mi basta un attimo di pace, uno sguardo sincero, o una canzone che mi tocca dentro. È in quei momenti che ricarico le batterie, che ritrovo il centro. Perché per reggere tutto il resto, il lavoro, i sogni, le pressioni, serve anche pace, e io ho imparato a cercarla.“
Da piccolo sognavi…?
“Da piccolo sognavo di essere qualcuno. Non per fama, ma per sentirmi finalmente visto. Ho sempre avuto dentro di me un fuoco, un’urgenza di esprimermi, di lasciare il segno. Guardavo la musica come una via d’uscita, un rifugio, ma anche come un’arma per farmi sentire da chi magari non mi aveva mai davvero ascoltato. Sognavo un palco, sì, ma soprattutto sognavo di poter dire “ce l’ho fatta” nonostante tutto.
I miei personaggi non sono inventati. Sono frammenti di me, versioni diverse di ciò che sono stato, che sono o che potrei diventare. Alcuni rappresentano le mie insicurezze, altri la mia forza. In tutti c’è un pezzo di verità. Anche quando creo un alter ego o una storia, sotto sotto c’è sempre Thomas, c’è TØMK€Y. La lotta per non arrendersi, la voglia di rinascere, la ricerca di un senso: è tutto lì.“
Cosa ti piace di più quando crei testi e musica?
“La cosa che amo di più è la libertà di essere me stesso. Quando scrivo, quando registro, quando creo… non devo fingere, non devo farmi andare bene qualcosa. Posso urlare, sussurrare, piangere o ridere in una strofa.”
“La musica mi permette di trasformare il dolore in forza, i pensieri in versi, i momenti vissuti in qualcosa che resta.
Mi piace anche il fatto che quello che creo può arrivare agli altri, magari a qualcuno che si sente come mi sentivo io. “
“Quando una persona mi scrive dicendo che una mia canzone gli ha fatto bene, o che si è sentita capita, lì capisco che sto facendo qualcosa di vero.
E poi amo i dettagli: scegliere il suono giusto, cercare la parola che spacca, lavorare su ogni sfumatura finché tutto suona come deve. È fatica, sì, ma è una fatica che mi fa sentire vivo.
In mezzo a tutto questo, sento che sto costruendo qualcosa. E ogni barra è un mattone in più verso il mio sogno.“
TØMK€Y il tuo motto
“Non mollo, nemmeno quando fa male.”
Il testo della canzone “24H”quindi parla di te?
“Sì…rispecchia quello che sono dentro: quello che cade, si rompe, ma continua a camminare lo stesso. Il tipo silenzioso, che osserva il mondo e lo trasforma in versi. Quello che ha vissuto il buio, ma ci ha trovato dentro la luce.
Non è un eroe perfetto, anzi… è pieno di crepe. Ma proprio quelle crepe lo rendono vero. Non ho mai avuto una vita semplice, ma ho sempre trovato un modo per raccontarla. Anche quando non parlavo, scrivevo. Anche quando avevo paura, registravo.
Quel personaggio, quello che non si arrende, è TØMK€Y. E sono io.“
Più volte hai ribadito che scrivi da tempo…Hai mai pensato di realizzare un libro? Credi che i personaggi o i protagonisti delle tue canzoni vivrebbero bene nel mondo di oggi?
Credo che i miei protagonisti si troverebbero spiazzati, almeno all’inizio.
Viviamo in una società che va veloce, che giudica subito, che spesso non ha tempo per ascoltare davvero. Sicuramente i protagonisti del mio libro avrebbero tutti una caratteristica comune: la fragilità, incapaci di indossare maschere per piacere a tutti.
Credo che oggi, l’autenticità possa far paura. Mostrarsi per ciò che si è davvero richiede coraggio… e la gente non sempre è pronta a vedere quello che c’è sotto la superficie.
Ma proprio per questo c’è bisogno di loro.
Spesso rappresentano chi non ha voce, chi si sente fuori posto, chi non segue le regole del “successo facile”. E quando uno di loro riesce a farsi spazio, anche solo con una frase, crea una crepa nel muro dell’indifferenza. E da lì entra la luce.
Quindi sì, magari si sentirebbero spaesati. Ma è proprio per questo che devono esistere. Per ricordarci che essere veri è ancora possibile. E che la sensibilità non è debolezza, ma forza.
Credi che oggi la cultura musicale sia diffusa nel modo giusto? La parola politica…hai un riferimento?
“La cultura e i libri per me sono fondamentali.
Anche se vengo da un contesto dove non sempre c’era spazio per queste cose, col tempo ho capito che leggere, informarmi, capire… è un atto di ribellione. Di libertà. I libri ti aprono la testa, ti fanno vedere il mondo da angolazioni che magari da solo non avresti mai trovato. La cultura ti salva, anche quando non hai niente. E io l’ho provato sulla pelle.
Per quanto riguarda la politica o la società attuale… non ti nascondo che faccio fatica a fidarmi. Viviamo in un’epoca dove tanti parlano, pochi fanno. Però ci sono figure che mi colpiscono per coerenza, per coraggio, per umanità. Non serve per forza che siano famosi o potenti: a volte è un attivista, un insegnante, qualcuno che lavora nel sociale e lo fa davvero, senza cercare visibilità.
La mia fiducia va a chi non si vende, a chi mette le persone prima del profitto, a chi resta umano in un mondo che spesso ti spinge a diventare un numero.
Quelli sono i miei veri riferimenti.“
“La cultura e la musica per me sono strumenti di cambiamento,
mezzi per comunicare senza filtri e senza paura di essere giudicati. La musica è sempre stata il mio rifugio, il mio modo di esprimermi quando non avevo parole. E la cultura, la lettura, l’arte in generale mi hanno dato le chiavi per capire meglio me stesso e il mondo intorno a me.
Per quanto riguarda la politica o la società attuale… oggi è difficile trovare un riferimento che ispiri vera fiducia. Troppi parlano di cambiamento senza portarlo davvero, troppi inseguono il potere o la popolarità.
Però ci sono delle realtà, dei movimenti, delle persone che mi colpiscono per la loro coerenza, per come vivono davvero i valori di giustizia, uguaglianza e rispetto. Magari non sono nelle prime pagine dei giornali, ma ci sono attivisti, artisti e leader che fanno cose concrete, che cambiano davvero la realtà.
Mi ispira chi non ha paura di andare controcorrente, chi cerca soluzioni e non scuse, chi è pronto a lottare per qualcosa che conta davvero.
Io cerco di seguire quella strada: rimanere fedele ai miei principi, fare musica che parli alle persone, che possa essere una forma di resistenza. Quello mi dà speranza.“
“Credo che dal punto culturale si potrebbe sempre fare di più…
Come artista, so quanto sia importante che i giovani siano sensibilizzati verso gli eventi culturali. La cultura è un’arma potente: ti apre la mente, ti aiuta a capire meglio te stesso e il mondo. Ma spesso, per molti giovani, gli eventi culturali sono qualcosa di distante, un mondo che sembra non appartenere a loro, che non parla il loro linguaggio.
Penso che ci sia bisogno di un cambiamento nel modo in cui la cultura viene proposta. Non basta più fare un evento e sperare che i ragazzi ci vengano. Serve un linguaggio più vicino a loro, più attuale, più coinvolgente.
La musica, la danza, l’arte devono entrare nelle scuole, nei quartieri, nella vita quotidiana dei giovani, in modo che possano vedere la cultura come qualcosa di naturale e necessario, non come un “extra” o qualcosa di elitario.
A volte mi sembra che ci sia una mancanza di connessione tra la cultura e il vissuto quotidiano dei giovani.
Non sto dicendo che non si faccia niente, ma forse non c’è abbastanza consapevolezza dell’importanza di far crescere questa curiosità in loro. Come artista, il mio compito è quello di parlare in modo diretto, senza filtri, e sperare che quello che faccio raggiunga chi ha bisogno di sentire quel messaggio. Se ci riuscirò, avrò fatto la mia parte.
La strada è ancora lunga, ma credo che ci sia tanto da fare, ed è proprio per questo che non posso smettere di provare.”
TØMK€Y e i social: Dove seguirti
Sicuramente potete trovarmi su tutti i Digital Stores su Youtube, Instagram , TikTok, Spotify, Facebook
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