Mettiti in comunicazione con noi

10 Marzo 2025

Disastroso epilogo per le forze ucraine nel Kursk – La UE tace sui massacri in Siria

Terribile sconfitta ucraina nel settore di Kursk, Siria denunciamo il silenzio dei media mainstream e delle istituzioni europee sui massacri in corso in Siria ad opera dei terroristi che hanno preso il potere a Damasco.

Avatar photo

Pubblicato

su

mappa del settore di Kursk occupato dagli Ucraini.

Aree di crisi nel mondo n. 236 del 9-3-2025

Disastroso epilogo per le forze ucraine nel Kursk – La UE tace sui massacri in Siria

Kiev

Era la sola ed ultima carta che sperava di utilizzare il buon Zelensky per le trattative con la Russia.

A breve, ore o un paio di giorni, non avrà nemmeno questa carta in mano.

Ieri è scattato un attacco potente e audace da parte russa.

Dopo diversi giorni di preparazione con oculati lanci di bombe plananti di precisione dotate dei nuovi kit UMPK a esteso range di utilizzo, hanno ampliato la superficie alare, l’audace piano dei soliti noti è scattato.

Una unità formata da un centinaio di valorosi paracadutisti, forze speciali sempre chiamati alle imprese più rischiose, è stato inviato attraverso una tratta del gasdotto che passa attraverso Sudzha, fino ad arrivare 16 km più avanti nei pressi della ferrovia e di un incrocio nella parte est della cittadina.

Qui hanno preparato l’uscita e una volta pronti hanno raggiunto una vicina area industriale a sud lungo la ferrovia, i droni ucraini li hanno si individuati e coordinato l’impiego dell’artiglieria contro di loro, ma hanno raggiunto comunque gli obiettivi e li hanno tenuti.

Nel frattempo a nord scattava un massiccio attacco su Malaya Loknya che ha portato in breve alla sua caduta, al ritiro scoordinato delle truppe di Kiev ed alla cattura di diversi soldati.

Da nord est è partita una seconda offensiva che ha portato alla caduta di altri villaggi tra cui: Kositsa, Cherkasskovo Porechnovo, Stolovaya, Pravda.

Ora lungo questa direttrice si combatte presso Ivashkovski.

Più ad est lungo la R200una ulteriore offensiva portava alla conquista si Kruglik, Martynovka, Mikhailovka e al raggiungimento delle posizioni difese dai valorosi paracadutisti.

In questi due giorni sono stati fatti saltare diversi ponti, per tagliare la via sia ad eventuali rinforzi ucraini sia alla possibilità di fuga ucraina.

In questo quadro ieri è maturata la distruzione di una intera colonna di mezzi ucraini in fuga, bloccato proprio davanti ad uno dei ponti fatti saltare, con ogni probabilità i soldati avevano abbandonato i mezzi ma il risultato è comunque devastante per Kiev.

Le vie aperte per la fuga si vanno riducendo velocemente, e a breve la fuga diverrà una rotta.

I Russi ne stanno approfittando guadagnando già posizioni in territorio ucraino.

Il villaggio di Nevensovo è stato preso ieri e Basovka sembra molto vicina a cadere.

Appare evidente che se i Russi vedranno in grave difficoltà le truppe ucraine ne approfitteranno per guadagnare ulteriori posizioni verso Sumy stessa.

A far maturare questo risultato, è stato determinante il lungo lavoro con droni ed artiglieria lungo la via dei rifornimenti ucraini, la R200 che è divenuta un vero cimitero di mezzi e soldati della sussistenza oltre che dei rinforzi.

Questa è sicuramente una delle peggiori sconfitte ucraine nel corso del lungo conflitto.

Assieme a Bakmut, a Mariupol, a Avdeevka, a Kurakovo, il valore della batosta non sta tanto nella perdita di terreno, di per se insignificante, ma quanto nell’enorme quantità di risorse umane e materiali impiegate invano per difendere le magre conquiste ottenute.

Su questo fronte i Russi hanno potuto eliminare più soldati e mezzi di Kiev, i migliori oltretutto, che in tutta l’offensiva ucraina fallita nel 2023.

Toreck – Dzerzinsk

La magra consolazione ucraina, come da copione, si realizza sul un altro fronte nel tentativo di minimizzare la pesante sconfitta subita, e distrarre l’attenzione degli stolti che ancora credono alla narrazione ucraina.

Da alcuni giorni Syrsky ha ordinato di assaltare sui fianchi la città riconquistata dai russi, e cercare di riprenderla.

Nel farlo hanno attaccato su 5 diversi punti e tentano di avanzare.

Potrebbero riuscire? SI, o meglio in parte, possono cioè recuperare il controllo su alcuni quartieri, ma in seguito potrebbero mancare sufficienti rifornimenti e unità di rinforzo oltre che di supporto, esaurirsi quindi la spinta offensiva e subire il contrattacco russo una volta subite perdite troppo elevate per tenere la posizione.

Una analoga operazione è stata tentata su altri fronti a sud di Pokrovsk presso Pishkane e Shevchenko, nel primo villaggio le unità ucraine una volta fermate, sono state prima martellate e poi eliminate, nel secondo villaggio stanno iniziando a subire il contrattacco russo.

Analoghe operazioni sono in corso su Udachne e Kotlyno.

Kurakovo

Il fronte russo avanza, hanno appena scalzato le difese guidate dalla 46a Brigata truppe aviotrasportate e dalla 79a brigata truppe d’assalto aereo ucraine.

Queste unità difendevano Andreevka la prima e Costantinopol la seconda, entrambi i villaggi sono stati invece liberati ed ora sono presidiati dalle truppe russe.

Siria

La resistenza contro l’occupazione della Siria da parte dei terroristi qaedisti di ATASH (ex Al Nusra) si va manifestando sempre più chiaramente nella regione di Latakya, dove le ritorsioni violentissime da parte dei terroristi tagliagola di Al Jolani, non risparmiano nessuna comunità.

Agendo in totale impunità da parte delle autorità internazionali, che tacciono sistematicamente sui massacri da loro operati in tutto il Paese, si filmano mentre commettono un vero genocidio ai danni di cristiani ed alawiti.

Centinaia di video testimoniano i loro crimini, eppure sui media mainstream è come se nemmeno esistessero.

Obbligano i civili, uomini donne, bambini, a camminare carponi ululando come cani e poi li uccidono tutti, uno ad uno, è terribile.

Questi sono coloro che la UE ha sostenuto fino all’ottenimento del potere, ricordo i finanziamenti ufficiali da parte dei governi a favore degli “Elmetti Bianchi” un gruppo da loro appositamente creato per collettare milioni di finanziamenti in maniera trasparente da privati e governi.

Sono stati armati e riforniti, addestrati per prendere il controllo della Siria, corrompendo i vertici militari, e ora compiono stragi senza che una voce sola dall’Occidente delle istituzioni li condanni, non lo fanno gli USA, non lo fa la UE, che per bocca della Kallas, condanna invece gli attacchi delle formazioni definite pro Assad e poi ricorda solo in termini generali che non si debbano attaccare i civili, senza menzionare chi li stia attaccando e che stia commettendo un genocidio su base religiosa.