12 Gennaio 2025
Assisi celebra gli 800 anni del Cantico delle Creature
Benvenuti su “Oasi Culturale” rubrica de IlSudEst a cura di Alessandro Andrea Argeri e Sara D’Angelo.
Questa settimana parleremo degli 800 anni del Cantico delle Creature.
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Di Sara D’Angelo
Sabato 11 gennaio 2025 ad Assisi la Famiglia francescana ha dato inizio all’VIII Centenario del Cantico delle Creature, conosciuto anche come Cantico di Frate Sole, Canticum Creaturarum o Laudes Creaturarum.
Scritto tra il 1224 e il 1225, all’alba del 2025 la lode al Creatore così densa di significati ritorna sulle cattedre di intellettuali e insigni storici come i predecessori che ne hanno analizzato il testo.
Secondo le fonti agiografiche il Cantico delle Creature fu dettato a un frate da San Francesco presso la chiesa di San Damiano ad Assisi.
Assai provato dalle sofferenze del corpo, il santo colpito nel dono della vista sperimentò tempi di atroci sofferenze che lo condussero al canto di lode al Signore. E proprio nel momento delle afflizioni del corpo, il santo cerca e trova ristoro nella Luce di salvezza che corre da lui sotto forma di lode alla bellezza di tutto il creato.
Un poema e una preghiera di un devoto grazie per l’immenso amore di Dio espresso con la bellezza delle sue creature.
Come sottolinea nelle sue scritture il grande teologo Vito Mancuso, “se prendiamo coscienza che anche noi, come Francesco, siamo malati e sconfitti, e tuttavia, come Francesco, continuiamo a credere all’amore, può sorgere da noi qualcosa di nuovo, di inedito, di veramente vitale”…
Sul letto dell’ultimo sorso di vita, la preghiera d’amore viene rivolta alla lode del bene donato all’uomo mortale nel corpo ma eterno nell’anima.
“In questo mondo di sofferenze, assurdità, sconfitte”, scrive Mancuso, “è infatti solo l’amore a essere in grado di suscitare quell’energia vitale che nonostante tutto porta alla gioia e alla lode della vita, e l’amore trova la sua pienezza nel sentimento che unisce due esseri umani, l’amore raggiunge la massima intensità quando si moltiplica per due”.
Se culla del Cantico fu la chiesa di San Damiano ad Assisi o il monastero di San Fabiano a Rieti, gli studi propendono per la prima vera fonte di lode alle creature di Dio.
Ottocento anni da quel giorno tra ferite e preghiere innalzate al cielo che stendono la mano al povero di Assisi, affinché il giovane completamente spogliato dalle ombre in agguato potesse vegliare sulla sorte degli uomini.
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Fino al 6 gennaio a Palazzo Braschi in Roma è stata esposta la più antica copia del Cantico delle Creature. La mostra “Laudato sie: Natura e Scienza – L’eredità culturale di Frate Francesco” ospita la più antica copia del Cantico delle Creature insieme a 93 opere tra manoscritti e libri del Fondo antico della Biblioteca Comunale di Assisi, conservati presso il Sacro Convento della città umbra. Al visitatore viene offerto un viaggio nell’epoca medievale densa di manoscritti custodi del secolo che fu prodigo di teologia e scienza. La mostra è suddivisa in nove sezioni tutte dipendenti dei dictum dell’Ordine francescano padre teologico del Cantico delle Creature.
E ancora.
Ad Assisi sabato 11 gennaio 2025 l’Ordine ha girato la chiave delle grandi occasioni per l’VIII Centenario del Cantico delle Creature attraverso diversi momenti celebrativi. Com’era logico che avvenisse, la chiesa di San Damiano è stata protagonista degli eventi che hanno ripercorso la vita di Francesco. Primo tra tutti la lettura della genesi del Canto alle meraviglie di cielo e di terra ad opera di Dio Padre, quale fonte di lode al sacro valore di ogni creatura promessa nel mondo.
Tanti gli appuntamenti di riflessione dei rappresentanti della Famiglia francescana.
Il Ministro generale dell’Ordine dei Frati Minori Fr. Massimo Fusarelli ha ricordato come tutte le creature sono segno di Dio solo “se sappiamo guardarle con gli occhi giusti, illuminati dalla fede e fissi su Gesù Cristo, che è il sole di giustizia che sorge dall’alto”.
Il Ministro generale dell’Ordine dei Frati Minori Conventuali Fr. Carlos Alberto Trovarelli si è soffermato sulla figura del Santo. “Francesco è in grado di stabilire una nuova relazione con la creazione, chiamando le creature per nome e attribuendo loro la capacità di lodare Dio, che le ha pensate e generate”.
Il Ministro generale dell’Ordine Francescano Secolare Fr.Tibor Kauser ha articolato un interessante intervento su “sorella acqua” come essa sia principio e fine della vita, così come è presentata in molti passi della Sacra Scrittura.
La chiusura delle celebrazioni è stata annunciata da Mons. Domenico Sorrentino vescovo delle diocesi di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino e di Foligno che ha ringraziato tutta la Famiglia francescana cuore di lode al Signore per ogni benedizione del santo Francesco.
Assisi si prepara così al Giubileo 2025 fresca di un rinnovato battesimo del canto all’amore divino.
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