Cultura
Festa di Pasqua
di DOMENICO EPICOCO
Nota storico-astronomico-religiosa
La festa di Pasqua (= passaggio) era la più solenne delle ricorrenze ebraiche, in ricordo del “passaggio” dell’Angelo ( che sterminò tutti i figli maschi primogeniti degli antichi Egizi, compreso il figlio del Faraone ) e del conseguente passaggio degli Ebrei attraverso il Mar Rosso guidati da Mosè. Tale “passaggio” si verificò il 14 del mese lunare ebraico di Nisan, giorno coincidente con il plenilunio di primavera. La festa di Pasqua per gli Ebrei, perciò, era, e lo è ancora oggi, festa mobile, perché correlata con il ciclo lunare. Nei primi secoli del Cristianesimo in alcune chiese la Pasqua si celebrava il giorno in cui ricorreva il predetto plenilunio di primavera (ancora oggi gli Ebrei e i Testimoni di Geova rispettano questa data), in altre si celebrava invece la domenica successiva a detto plenilunio. Il Concilio di Nicea (325 d.C.) stabilì che la Pasqua cristiana (detta anche Pasqua di resurrezione ) si dovesse celebrare sempre di domenica e precisamente nella prima domenica successiva al plenilunio che ricorre dopo l’equinozio di primavera ( 21 marzo ). La festa di Pasqua, quindi, non può cadere prima del 22 marzo (quando il 21 marzo è sabato e vi ricorre il plenilunio ), né dopo il 25 aprile. Se il plenilunio di primavera cade di domenica, la Pasqua si celebra la domenica successiva: quest’anno il plenilunio cade mercoledì 8 aprile: la Pasqua ricorre, perciò, domenica 12 aprile. Una Pasqua, come si può osservare, alquanto “alta”, cioè molto più vicina alla data del 25 aprile; quando è più vicina al 22 marzo, invece, si chiamerà “Pasqua bassa”.
Poiché gli astronomi conoscono le date in cui ricorreranno i pleniluni di tutti gli anni prossimi, si può fissare, di conseguenza, la data di Pasqua per tutti gli anni che seguiranno: ci sono almanacchi, libri e siti web che riportano le date in cui ricorrerà la Pasqua nei prossimi anni: l’anno prossimo cadrà il giorno 4 aprile, nel 2022 il 17 aprile, nel 2023 il 9 aprile, nel 2024 il 31 marzo, ecc.-
Connesse con la festa di Pasqua sono anche altre ricorrenze mobili della Chiesa Cattolica: il Carnevale, le Ceneri, la domenica delle Palme, l’Ascensione ( 40 giorni dopo Pasqua, compreso il giorno di Pasqua, computando come usavano i Greci e i Romani ), la Pentecoste [ in greco = cinquantesima ( giornata ): 50 giorni dopo Pasqua ], il Corpus Domini, ecc.
La presente nota storica racconta il passato, ma quest’anno la ricorrenza della Pasqua sarà “storica” per le generazioni future. Questa del 2020 sarà ricordata come eccezionalissima per la attuale contingenza del “corona virus” che interessa la maggior parte dei Paesi del globo. Qualche giorno fa il Governo italiano ha fissato una probabile parziale liberalizzazione dell’apertura di alcune fabbriche ed esercizi pubblici ed una possibile graduale liberalizzazione degli spostamenti delle persone fisiche dal proprio domicilio a partire dal giorno successivo alla nostra Pasquetta. Se così sarà, si potrà dire che quest’anno la Quaresima – la QUARANTENA degli Italiani: ma guarda un po’, i due termini hanno lo stesso significato! – avrà due giorni in più. Ma non disperiamo: ci aspetta la Pasqua, il “passaggio” verso un domani che – se lo vorremo – ci vedrà migliori.