24 Febbraio 2025
IL TRUMPISMO METTERA’ FINE ALLA DEMOCRAZIA LIBERALE?
In questi giorni è in Italia Joshef Stiglitz per presentare il suo ultimo libro la “Strada per la libertà”.
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Di Fulvio Rapanà
In questi giorni è in Italia Joshef Stiglitz per presentare il suo ultimo libro la “Strada per la libertà”. Economista premio Nobel nel 2001 ha rilasciato ben interviste sulle questioni americane e sui risvolti politici ed economici globali che stanno riempiendo i telegiornali e le cancellerie di tutto il mondo. Ma gli argomenti che hanno caratterizzato le interviste non hanno riguardato temi specificamente economici e politici nè i dazi e la guerra commerciale che Trump prova a scatenare quanto piuttosto gli argomenti che tratta nel libro: lo stato della democrazia liberale e delle istituzioni democratiche nel mondo sotto ricatto delle nuove destre “La democrazia e la libertà con Trump sono a rischio solo negli Usa o in tutto il mondo? Le oligarchie soffocheranno, imbriglieranno le istituzioni liberali che garantiscono la democrazia?” Ovviamente Stiglitz ha dato delle risposte da scrittore e non da politologo e ha espresso in modo semplice e chiaro una serie di giudizi e di riflessioni sula situazione negli Usa e nel mondo che diciamo rappresentano un preambolo ad una risposta definitiva che potrà essere data fra uno, due anni. Alla prima domanda Stiglitz risponde chiaramente che Trump si è appropriato a livello mondiale della bandiera di tutte le rivolte reazionarie e repressive. Una specie di “internazionale reazionaria” per farne un movimento unico contro la libertà di stampa, la parità di diritti, il rispetto della diversità, l’inclusione sociale, la libertà di circolazione delle persone e dei beni in una definizione unica “contro la società moderna”. Con tono sarcastico “siamo solo alla quarta settimana”!! ma le avvisaglie ci sono con un attacco frontale a tutte le istituzioni repubblicane preposte a garanzia della democrazia, della libertà e dello sviluppo sociale. Come sempre succede nei governi di destra la prima istituzione a essere presa di mira è la Giustizia. I sistemi giudiziari sono sotto tiro praticamente in tutte le democrazie governate dalle destre negli Stati Uniti come in Italia come in Russia come in Israele o in Argentina. In questi giorni sono le leggi, e i magistrati che intendono farla rispettare, che stanno frenando Trump che come primo atto ha licenziato i procuratori generali sia quelli che hanno indagato su di lui che quelli che non se ne sono occupati. E’ certamente un atto intimidatorio verso l’intera magistratura compreso quella Corte Suprema che lui stesso ha contribuito a sbilanciare nominando giudici conservatori e reazionari. Orban è sotto indagine dell’ EU per avere minato l’indipendenza della magistratura ungherese, così come hanno fatto i nazionalisti polacchi, o come sta provando a fare la Meloni in Italia o come ha fatto Erdogan in Turchia. In tutti questi casi i governi di destra provano a mettere sotto tutela politica i magistrati con l’accezione della “volontà popolare” da cui tutti gli altri principi dicendono . Per le destre la volontà popolare è superiore alla legge. Chi vince le elezioni ha il potere di decidere cosa è da perseguire e da condannare e cosa non lo è, questo perché di fondo le destre sociali sono sempre eversive qualche volta anche armata ma normalmente è autoritaria utilizzando la “ volontà popolare” per smontare dal di dentro le democrazie. A differenza delle destre economiche come i Conservatori britannici o la Merkel o il vecchio partito Repubblicano americano, come Draghi o Monti che per i quali “la volontà popolare non può sovvertire le leggi né la separazione dei poteri”. Trump, per la prima volta nella storia americana, ha fatto fare alla Presidenza un salto da destra economica a destra sociale. In tutte le costituzioni liberali è fondamentale l’indipendenza e la solidità della magistratura a garanzia e protezione di tutte le istituzioni sociali: stampa, informazione, diritti individuali e collettivi, discriminazioni etniche di genere ecc, come afferma Stiglitz “evita che i lupi si mangino tutte le pecore senza dare conto e senza spendere”. Dopo la magistratura le destre prendono di mira l’istruzione e l’educazione scolastica in tutte le sue manifestazioni dalla modifica dei programmi di insegnamento alla riscrittura della storia, e per Trump anche la geografia!!. Si vogliono modificare eventi, come la riscrittura dell’apartheid dei neri o dello sterminio dei nativi americani, o ignorarli come sta avvenendo nella Florida dove il Governatore Ron DeSantis ha vietato di parlare di cambiamento climatico e transizione ecologica ed energetica pena la sospensione dei finanziamenti alla scuola. Sono represse le manifestazioni politiche è il caso della rettrice di Harvard, e di altre Università, che si è dovuta dimettere perché non ha represso con la polizia le manifestazioni pro-Palestina accusandola di antisemitismo. Le destre minacciano anche il sistema finanziario e le Banche Centrali che sono sotto tiro negli Usa come in tutti i governi di destra. Erdogan ha cambiato più volte il capo della Banca Centrale turca perché non attuava le sue misure di politica monetaria. Stessa situazione in l’Ungheria, in Polonia e in l’Argentina. Trump che peraltro ha nominato lui nel 2018 Jerome Powell l’attuale Presidente della Fed ha già avvertito che “ la politica della Fed deve essere più coraggiosa e espansiva. Le nostre aziende pagano il denaro più di quelle europee e cinesi”, e ha messo nero su bianco la sua invadenza istituzionale attaccando nuovamente l’indipendenza della Federal Reserve con un nuovo ordine esecutivo che mira a chiudere o mettere sotto un maggiore controllo sulle agenzie federali, che tradizionalmente operano in autonomia, confermando che ritiene “di dover avere più voce in capitolo” .
Ma anche le istituzioni più propriamente intrinseche al sistema democratico come il voto sono sotto attacco. Negli Usa i Repubblicani negli stati da loro governati stanno inserendo leggi che impediscono o rendono difficoltoso ai ceti sociali più bassi o con più basso reddito o di immigrati anche regolari di andare a votare. La vicenda di Tik Tok con l’alternativa di chiudere o vendere ad una azienda americana conferma sempre più la volontà “del sistema” americano di creare monopoli dell’informazione e dare “a imprenditori privati americani la possibilità di plasmare le nostre menti e condizionare convinzioni. Stiamo assistendo alla privatizzazione della controinformazione e della propaganda”. Una informazione anche di parte ma chiara e libera è essenziale per condizionare le convinzioni politiche, economiche e sociali dei cittadini ed è indispensabile per evitare di dare il potere alle oligarchie di convincere tutti che l’attuale assetto economico della società, dove solo una piccolissima parte in cima alla piramide sociale guadagna una montagna di denaro pagando poche tasse, sia la migliore società possibile. L’Italia è l’antesignana di questo tipo di conservatorismo televisivo dove sia la Rai che Mediaset sono in mano alla destra che in un momento di grande difficoltà economica dove solo negli ultimi 60gg sono stati chiusi 1200 negozi Benetton, OVS, Sisley ecc, con il sistema produttivo e manufatturiero in calo da 26 mesi viene distribuita la controinformazione a reti unificate di una situazione economica del “va tutto bene”. Dalle parole di Stiglitz si evince la convinzione che ad essere in pericolo è quello che chiamiamo “progresso”. Questi reazionari del movimento MAGA rifiutano la modernità sociale e il progresso scientifico. Trump sta tagliando tutti i fondi alla ricerca scientifica e i no vax sono dentro i ministeri della salute. Come negli Usa tutti i governi di destra rifiutano l’idea Illuminista della partecipazione collettiva di tutta la società ad uno “stato di diritto”. che in Europa e negli Stati Uniti è stata la precondizione all’avanzamento della società e permesso quelle scoperte scientifiche che hanno migliorato la qualità della vita di tutti. I nuovi oligarchi americani, a differenza degli iper-capitalisti degli inizi del ‘900, come Rockfeller o Carnagie, che reinvestivano una parte rilevante dei loro guadagni in attività produttive e posti di lavoro , reinvestono gli utili principalmente in attività speculative. Fare denaro con il denaro e perché questo sia possibile hanno necessità di possedere gli strumenti , i media, che distribuiscono controinformazione in modo che la società non si renda conto di cosa sta succedendo e ora sentono la necessità anche di protezione politica in quanto si rendendo conto che l’Asia ha motori tecnologici, produttivi e manufatturieri troppo forti. Gli Stati Uniti attraverso il movimento MAGA sempre più velocemente scadono da democrazia liberale a democrazia illiberale, avvicinandosi pericolosamente alle autocrazie che Tramp tanto apprezza, ma con la differenza che mentre queste hanno investito somme enormi nel progresso scientifico e tecnologico anche “militarizzato” la scuola, per cui se non vai a scuola ti arriva la polizia a casa, negli Usa il movimento MAGA sta smantellando le strutture attraverso le quali i cittadini partecipano all’avanzamento della società a partire proprio della scuola. Risuonano come ammonitorie le parole di Stiglitz “ I movimenti di democrazia che sorsero nel dopoguerra che contrastarono il razzismo, la colonizzazione e diedero un forte impulso ai diritti civili, hanno rallentato la loro spinta propulsiva. Le società occidentali godranno ancora di un progresso continuo sotto forma di prosperità condivisa basata su istruzione, salute, sicurezza comunità e in un ambiente pulito? Non ne sono convinto. E la fine del progresso in America avrà effetti a catena a livello globale? In occidente quasi sicuramente”.
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