01 Settembre 2025
USA-Russia: Tanto vertice per nulla Cina al via il vertice SCO
Una pagina di storia è stata scritta il giorno 15 del mese di agosto del 2025

Aree di crisi nel mondo n. 255 del 31-8-25
USA-Russia: Tanto vertice per nulla! Cina Al via il vertice SCO!
Alaska – Anchorage
Una pagina di storia è stata scritta il giorno 15 del mese di agosto del 2025.
Nella remota e fredda Alaska si sono incontrati i Presidenti di due delle superpotenze del globo, ormai sono di più, e hanno creato un momento che sarà tramandato sui libri di storia.
È stata la prima visita ufficiale di un Presidente della Federazione russa o Sovietico che si sia recato nello stato degli USA.
Alaska 2025 è stata la scritta posta sotto la pedana per la “photo-opportunity” presso l’aeroporto della base militare americana.
https://www.youtube.com/watch?v=sKU-iNeouGU&t=1808s
Trump e Putin sono apparsi anche emozionati, Trump ha applaudito il suo collega russo che è apparso visibilmente più attivo e dinamico rispetto all’americano.
Colloqui durati tre ore, avvenuti dopo che avevano percorso il tratto di strada tra la sede del vertice e la pista d’atterraggio a bordo della “Beast”, l’auto super corazzata di Trump.
Tre ore è durato il loro incontro e l’impressione generale è che fossero particolarmente soddisfatti.
Trump ha invitato Putin ad aprire la conferenza stampa congiunta, segnale positivo, quando si incontrò con Biden ed il badante Blinken, non vi fu alcuna conferenza stampa congiunta.
Putin è stato molto preciso ed è andato dritto al punto.
http://kremlin.ru/events/president/news/77793 qui trovate la conferenza stampa in video e il testo esatto dei due discorsi. Naturalmente da tradurre.
In seguito i due si sono salutati e c’è stato anche l’invito da parte di Putin a rivedersi a Mosca.
Le reazioni europee
Purtroppo dopo questo vertice nulla ne è scaturito.
Trump ha convocato i leader europei che lui ha ritenuto di invitare e il burattino Zelensky.
Presenti Meloni, Macron, Mertz, Von der Leyen ( velatamente sbeffeggiata da Trump, ma nessuno l’ha notato o hanno taciuto la cosa)
In questo vertice surreale, fatto davanti alla stampa mondiale, cosa inusuale e forse nemmeno annunciata in precedenza ai partecipanti, ognuno dei partecipanti ha recitato la sua parte ribadendo molto semplicemente, ma anche drammaticamente per tutti noi, le solite posizioni che comprendono sempre l’invio di forze armate e armi, la richiesta di un cessate il fuoco incondizionato per avviare le trattative, insomma hanno ribadito e confermato punto per punto le ragioni per cui la Russia è stata spinta a entrare nel conflitto in Ucraina e non credo quindi che queste argomentazioni possano o potranno mai convincere il Cremlino a dialogare con queste controparti.
Non a caso a due settimane dal vertice, nulla si è più mosso e al momento le speranze di pace appaiono assai remote.
Il conflitto sul campo
Se le parole non fruttano risultati, il conflitto invece ne sforna parecchi.
L’Ucraina ha tentato di colpire diversi centri importanti per la raffinazione del petrolio, si concentra molto sulle raffinerie, ma fino alla sera scorsa non ha mai causato danni di rilievo, in quanto pochi o anche solo un drone per volta raggiungevano i bersagli, i danni pertanto erano scenici, la benzina si sa che brucia molto bene, ma nulla che non si potesse riparare nel giro di una settimana o meno.
Ieri sera invece, diversi droni sono riuscii a raggiungere la raffineria di Krasnodar e poi anche quella di Samara, l’impianto Kuibyshev, i danni, sebbene non devastanti, si sono rivelati più gravi che in precedenza essendo arrivati alcuni droni anziché uno solo.
La marcia russa
Ho citato inizialmente l’iniziativa ucraina in quanto è l’unica nota da segnalare per loro.
Hanno presentato un missile derivato dall’FP5 della Milanion britannica, lo hanno chiamato Flamingo, nota macabra per un regime neonazista, assomiglia davvero molto alle V1 tedesche della 2a guerra mondiale.
I Russi avanzano ancora, non c’è per ora alcuna sospensione o rallentamento all’orizzonte.
Fronte di Zaparoje
L’avanzata russa si è portata a ridosso di Stepnogorsk dopo aver conquistato Plavni.
Fronte di Velika Novosolka
L’avanzata russa si concentre sul fronte ovest, entrando decisamente nella regione di Dnepropetrovsk, qui sono state di recente conquistate Temrovka, Zaporizke, Novogeorgevka, Komyshuvaka, Coronovo, Maleevka, Siknovo, Oleksandrograd e si sta combattendo pure per Novoselovka.
La Grande battaglia per Pokrovsk
Questa è la più importante battaglia in corso, i Russi hanno completato la conquista di Udachne, hanno contenuto e respinto il contrattacco ucraino dal centro città ed ora recuperano il terreno momentaneamente ceduto, Leontovichi ed altri quartieri periferici tornano sotto controllo russo.
Nel settore nord le forze di Mosca hanno effettuato un bello sfondamento penetrando anche fino a 16 km oltre la linea del fronte, gli Ucraini hanno risposto ridispiegando in loro unità note prese da altri fronti, principalmente Sumy.
Il contrattacco ucraino si è però presto arenato, anche qui i Russi hanno mantenuto i loro capisaldi, Nykanorovka, Pankovka, Hektova Balka, Kucherov Yar, non mancano presenze presso Zoloty Kolodyaz e Vesele.
A est di questo saliente, si sviluppa un’altra avanzata, non vi sono molti villaggi ma il territorio libero diviene preda dei russi, sono stati presi i villaggi di Poltavka e Rusyn Yar.
Kostyantynovka
La battaglia si avvicina sempre più alla città , dal fronte sud gli Ucraini hanno perso importanti villaggi quali Katerynovka e Kleban Byk ed anche Sherebynovka, i Russi si portano ora a ridosso di
Nelipovka.
Poco più ad est è caduto anche il villaggio di Oleksandro Shultino
Fronte ampio di Krani Lyman
Zarykne è il villaggio chiave nelle difese est di Krani Lyman, gli Ucraini lo stanno difendendo con le unghie.
I Russi nel frattempo hanno riconquistato la foresta Serebryansk e sono entrati in Zarykne per metà della sua estensione.
Poco più a nord il fronte avanza verso Krasny Lyman, Bilogorovka, Kolodyazi, sono caduti e avanzando verso sud i Russi hanno quasi raggiunto Derylovo, hanno di fatto aggirato Shandrigolovo.
Sul fianco est del fronte hanno preso Seredovka, Karpivka, Glushchenkovo, Andreevka, Novomykaylovka, dove una formazione ucraina di circa 30 soldati e vari mezzi è stata eliminata.
Su questa parte di fronte gli Ucraini appaiono molto in difficoltà.
Kupyansk
La città è quasi chiusa, non ancora tutta, ma poco manca, La presenza russa in città crea forte tensione nel settore, gli Ucraini tentano ripetutamente di oltrepassare o spezzare le difese che però resistono.
Kupyansk, è ancora sotto controllo ucraino, ma la manovra russa di accerchiamento procede.
Bombardamenti russi
Sono stati molto intensi in questi giorni.
Si sono concentrati sulle infrastrutture produttive, ne sono state colpite molte anche a Kiev, in particolar la UKRSPECSYSTEMS società che produce e progetta i droni Shark e PD2, la sede e gli uffici di progettazione sono stati devastati da due missili veloci russi.
Un colpo tremendo è stato portato in particolar modo presso la regione di Dnepropetrovsk, sono state infatti devastati i capannoni di produzione di varie industrie armiere e missilistiche tra cui quella produttrice dei missili Flamingo, industrie produttrici di prodotti chimici, catena degli esplosivi, ferrovie stazioni e snodi, depositi di munizioni, tra cui uno proprio stanotte con annessa esplosione impressionante.
Attacchi ai civili o incidenti legati al fuoco dell’antiaerea?
Negli ultimi due grandi attacchi sono stati impiegati dai Russi non meno di 1100 missili e droni, gli ultimi tre attacchi hanno visto come numero i secondo ed il terzo numero di droni e missili impiegati dall’inizio del conflitto ed i danni si sentono.
I Russi hanno modificato i droni Geran2 creando il Geran 3 propulso da un jet, e i droni geran FPV>, con apparati di radio trasmissione e telecamere per acquisire le immagini e pilotare con precisione i droni sui bersagli non segnati come coordinate esatte.
L’uso di droni FPV con testate da 90 kg sta causando notevoli perdite alle retrovie ucraine.
La pace quindi langue, ma il Dio della guerra è più in salute che mai.
Spenderò poche parole per la morte violenta di Andrij Parubij, protagonista dei più efferati e crudeli fatti di sangue in Ucraina.
Era il coordinatore dei cecchini che spararono dall’Hotel Ucraina sulla folla e sui poliziotti causando una escalation di violenza che portò al colpo di stato di Maidan e la creazione del regime in Ucraina.
Fu tra gli organizzatori della spedizione punitiva ad Odessa, ideata per dare un segnale forte contro la crescente protesta antimaidan nel Paese.
Fondò il partito neonazista Svoboda, da cui uscì per restare però sempre in ambito ultranazionalista banderista, che non è meno grave.
Il giudizio sulla sua morte lo lascio a voi.
Al via oggi il vertice SCO Shangai Cooperation Organisation
La SCO sta acquisendo sempre più importanza, parallelamente ai BRICS, da cui però si distingue avendo essa anche nelle sue ragioni fondanti, la difesa dei Paesi membri.
In settimana potremo valutare meglio i contenuti, ma sicuramente la massima attenzione sarà sui due presidenti protagonisti Xi Jinping e Putin, ma anche e forse ancora di più dall’incontro con il presidente indiano Modi da parte del cinese.
