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Oasi Culturale

“Habemus Papam” Papa Leone XIV

Benvenuti su “Oasi Culturale” rubrica de IlSudEst a cura di Alessandro Andrea Argeri e Sara D’Angelo.
Questa settimana parleremo del nuovo Papa Leone XIV
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Di Sara D’Angelo

Alle 18.08 di giovedì 8 maggio dal comignolo sulla Cappella Sistina si è levato il fumo bianco.
“Habemus Papam!”.
Al quarto scrutinio i 133 cardinali hanno votato ed eletto il nuovo Pontefice. In piazza San Pietro erano adunati migliaia di fedeli visibilmente commossi per il momento storico della cristianità nel mondo intero. L’annuncio ufficiale sarà dato alle 19.13 dalla Loggia della basilica di San Pietro dal cardinale protodiacono Dominique Mamberti che, pronunciando l’antichissima formula latina “Annuntio vobis gaudium magnum: habemus Papam!” ha comunicato al mondo il nome del nuovo Pontefice.
Si tratta del cardinale Robert Francis Prevost, nato a Chicago (Illinois, Stati Uniti) dove, nel 1977, è entrato nel noviziato dell’Ordine di Sant’Agostino (O.S.A.), nella provincia di Nostra Signora del Buon Consiglio, a Saint Louis.
Il cardinale Prevost ha studiato presso la Villanova University, conseguendo il Bachelor of Science in Scienze Matematiche e un diploma in Filosofia nel 1977.
Robert Francis Prevost ha emesso la professione solenne il 29 agosto 1981 ed è stato ordinato sacerdote il 19 giugno 1982. Ha studiato alla Catholic Theological Union di Chicago e la Pontificia Università San Tommaso d’Aquino (Angelicum) a Roma, dove ha conseguito il dottorato in diritto canonico nel 1987.
Nato il 14 settembre 1955 il nuovo Pontefice ha svolto azione missionaria in Perù, dove dal 2015 al 2023 è stato vescovo di Chiclayo.
Il 30 gennaio 2023 è stato eletto prefetto del Dicastero per i vescovi e presidente della Pontificia commissione per l’America Latina.
Il 6 febbraio 2025 il Santo Padre Francesco lo ha promosso all’Ordine dei Vescovi, assegnandogli il Titolo della Chiesa Suburbicaria di Albano. Da Papa Francesco è stato creato Cardinale nel Concistoro del 30 settembre 2023 della Diaconia di Santa Monica.
Il nuovo Pontefice oltre all’inglese, sua lingua madre, parla il portoghese, il francese, lo spagnolo e l’italiano, a motivo dei suoi studi a Roma presso l’Angelicum e che ha poi  perfezionato nel ruolo di prefetto del Dicastero per i Vescovi dal 2023 al 2025.
Il 267° Papa della storia della Chiesa e primo Pontefice nordamericano ha scelto il nome di Leone XIV come omaggio a Papa Leone XIII, Pastore della Chiesa dal 1878 al 1903.
Il 15 maggio 1891 Papa Leone XIII promulgò l’enciclica “Rerum Novarum” nella quale affrontò la questione sociale con un non velato riferimento ai diritti umani meritevoli di tutela secondo la legge di Dio. L’ enciclica affida il futuro del cristiano alla custodia della coscienza morale incentrata sulla sacralità della vita.
Fin dai primi istanti in cui il Cardinale Prevost ha assunto il titolo di “Vicario di Cristo”, ha pronunciato più volte la parola PACE con la preghiera di porre fine alle guerre assassine di migliaia di anime innocenti.
“La pace sia con tutti voi! Fratelli e sorelle carissimi, questo è il primo saluto del Cristo Risorto, il buon pastore che ha dato la vita per il gregge di Dio. Anch’io vorrei che questo saluto di pace entrasse nel vostro cuore, raggiungesse le vostre famiglie, a tutte le persone, ovunque siano, a tutti i popoli, a tutta la terra. La pace sia con voi!
Questa è la pace del Cristo Risorto, una pace disarmata e una pace disarmante, umile e perseverante. Proviene da Dio, Dio che ci ama tutti incondizionatamente. Ancora conserviamo nei nostri orecchi quella voce debole ma sempre coraggiosa di Papa Francesco che benediva Roma! Il Papa che benediva Roma dava la sua benedizione al mondo, al mondo intero, quella mattina del giorno di Pasqua. Consentitemi di dar seguito a quella stessa benedizione: Dio ci vuole bene, Dio vi ama tutti, e il male non prevarrà! Siamo tutti nelle mani di Dio. Pertanto, senza paura, uniti mano nella mano con Dio e tra di noi andiamo avanti. Siamo discepoli di Cristo. Cristo ci precede. Il mondo ha bisogno della sua luce. L’umanità necessita di Lui come il ponte per essere raggiunta da Dio e dal suo amore. Aiutateci anche voi, poi gli uni gli altri a costruire ponti, con il dialogo, con l’incontro, unendoci tutti per essere un solo popolo sempre in pace. Grazie a Papa Francesco!”.
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Domenica 18 maggio Papa Leone XIV ha presieduto sul sagrato della Basilica Vaticana la celebrazione per l’inizio ufficiale del ministero petrino.
In piazza San Pietro erano presenti almeno 200mila persone, secondo le autorità, e 156 delegazioni provenienti da tutto il mondo. Il rito dell’intronizzazione prevede dei momenti di grande valore simbolico: la consegna dei simboli del pontificato da parte di tre cardinali dei tre ordini diversi (Diaconi, Presbiteri e Vescovi), che hanno dato al papa il pallio e l’anello del pescatore.
La celebrazione eucaristica, definita “messa di intronizzazione”, sancisce l’inizio del pontificato. Alla solennità della Messa erano presenti il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. C’erano anche il vicepresidente degli Stati Uniti JD Vance, il segretario di Stato Marco Rubio, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, la presidente della Commissione Ursula von der Leyen e la presidente del Parlamento Roberta Metsola, oltre a diversi leader europei.
Queste le parole di Papa Leone XIV nell’omelia della messa di insediamento:
“Sono stato scelto senza alcun merito e, con timore e tremore, vengo a voi come un fratello che vuole farsi servo della vostra fede e della vostra gioia”, dice il Pontefice nella messa di insediamento. “Amore e unità: queste sono le due dimensioni della missione affidata a Pietro da Gesù”, aggiunge. E ancora: “Vediamo troppa discordia, troppe ferite causate dall’odio, dalla violenza, dai pregiudizi, dalla paura del diverso, da un paradigma economico che sfrutta le risorse della Terra ed emargina i più poveri”.

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