24 Marzo 2025
La pace guarda a Riad
Partono i colloqui alternati a Riad, nuove proposte di allargamento del cessate il fuoco a tappe, le speranze ci sono vediamo se saranno ben riposte.

Aree di crisi nel mondo n. 238 del 23-3-25
di Stefano Orsi
Riad
Stasera dovrebbero iniziare i colloqui delle delegazioni Ucraina e statunitense in via preliminare, la delegazione USA dovrebbe essere guidata da Michael Anton dello staff di Rubio e da assistenti sia di Kellogg che di Waltz.
La delegazione ucraina sarà invece guidata dal ministro della difesa Umerov e da altri assistenti, non dovrebbe essere presente Ermak.
Gli Ucraini pare vogliano presentare richiesta di obiettivi civili da non colpire, quali stazioni ed porti, proprio quelli più colpiti proprio nei recenti attacchi russi.
La Russia invierà per domani lunedì 24-3-25 una sua delegazione, sarà formata da Grigory Karasin degli Affari esteri e da Pavlo Palisa dell’Ufficio Presidenziale.
Il focus della delegazione russa sarebbe sulla navigazione del Mar Nero e sulla fornitura di intelligence statunitense a Kiev.
Mosca pertanto finora ha proposto una tregua sugli attacchi alle installazioni energetiche che gli USA hanno accettato e ora propone una sulla navigazione nel Mar Nero, dove a combattere è praticamente solo l’Ucraina con i droni acquatici, mentre gli attacchi alle infrastrutture energetiche sono per la Russia stagionali, negli anni passati iniziò a colpirle in autunno e terminò in primavera.
A ben guardare, pertanto se passasse la sua linea, vedremmo l’Ucraina limitata nei suoi attacchi, solo da poco sta colpendo le raffinerie russe, mentre Mosca manterrebbe i suoi vantaggi nei combattimenti via terra. Avendo ora un vantaggio anche nei droni oltre che sull’aviazione e sui mezzi di terra.
Dal sito lostarmour.info abbiamo appreso che nella sua tragica avventura in Kursk, l’Ucraina abbia perso più di mille mezzi e che questo numero stia velocemente aumentando. https://t.me/OrdEvG/42790
Appare finora evidente che gli USA siano fermamente intenzionati a cavarsi fuori dalla questione ucraina in quanto pare vogliano ingaggiare altri bersagli che stanno maggiormente a cuore a questa amministrazione, quali l’Iran.
Non mancheranno quindi di imporre scelte forzate a Kiev pur di ottenere uno stop del conflitto.
Le opzioni russe
La Russia non appare ancora propensa per un cessate il fuoco generale, mi pare di capire preferisca, e abbia chiaramente espresso tale preferenza, una pace con accordo generale tra le parti, USA, UE, Ucraina e Russia per poi giungere al cessate il fuoco generale.
A causa del precedente mancato rispetto degli accordi da parte europea, Statunitense e ucraina, la Russia non credo possa propendere facilmente per stoppare le operazioni di terra in assenza di garanzie di sicurezza forti da parte occidentale, anche se le offerte economiche e commerciali statunitensi siano molto allettanti e vantaggiose.
Le esperienza con gli accordi di Minsk 1 e 2 il precedente accordo di Istanbul del 99, gli accordi annullati sui cieli aperti e sui missili a medio raggio lasciano la propensione russa al temere un ennesimo inganno da parte ”nostra”, come più che una remota possibilità, ma anzi come una reale e concreta ipotesi.
Arestovich e le opzioni apocalittiche di Budanov
In una recente intervista con un blogger, Arestovich, ex braccio destro di Zelensky ha parlato della reale possibilità che venga messa in campo, da parte ucraina in caso di sconfitta militare, l’opzione di far fondere le centrali nucleari in suo possesso.
Da questa reale possibilità, nascerebbe l’opzione USA di appropriarsi di tutte le centrali rimanenti in mano ucraina, sono tre in tutto.
La situazione sul campo
Kursk-Sumy
Procedono violentissimi i combattimenti in quel che rimane dei settori di Kursk ancora in mano ucraina.
Vicino al valico di frontiera di Gogolevka e più a sud presso il villaggio conteso di Guevo, quest’ultimo ancora occupato nella parte meridionale dagli ucraini.
Le truppe russe sono entrate nella regione di Sumy in un terzo punto raggiungendo il villaggio di Volodymirovka, quasi interamente preso.
Al momento il tentativo da parte di Kiev di occupare un nuovo settore russo nella provincia di Belgorod appare finito tragicamente per le forze ucraine che li erano state inviate.
Karkov
In visita ufficiale in questo comando regionale il Presidente Zelensky ed il suo comandante in capo Syrsky.
In passato queste iniziative e visite preludevano a nuove offensive da parte di Kiev, vedremo se attaccheranno le truppe russe presso Volchansk o quelle nei pressi di Kupyansk.
Siversk
Nei giorni scorsi alcune fonti rilanciavano notizia di combattimenti presso il villaggio di Yanpol a nord est di Siversk, non ho trovato nessuna conferma di tali voci ne tantomeno alcuna delle mappe che seguo ne ha riportato notizia.
Chasov Yar Toreck
Nuovi attacchi russi hanno portato a prendere possesso di un settore del villaggio di Mykolaevka, mentre resta ancora sotto controllo ucraino l’ultimo settore di cittadina sotto controllo ucraino.
Toreck, prosegue il recupero russo dei settori che gli ucraini si erano ripresi, 5 settori, con i contrattacchi iniziati due settimane fa e che ora appaiono privi di nuovo slancio, le perdite subite e la penuria di rinforzi sembrano aver tolto l’iniziativa ai reparti ucraini inviati in una missione suicida e disperata.
Pokrovsk
Mentre si sono concluse molto male le offensive ucraine su Shevchenko, Pishkane e Kotlyno, i Russi hanno conquistato Uspenovka e lungo la strada tra Pokrovsk e Andreevka stanno stabilizzando le loro conquiste rendendo praticabile la strategica via di comunicazione tra Kurakovo e Pokrovsk per alimentare i fronti a nord.
Kamyanske
I Russi hanno conquistato alcuni villaggi: Pyatikatki, Lobkovo, Stepovo, Mali Ahcherbaky e Shcherbaky, avvcinandosi molto alla prima linea di difesa ucraina in direzione di Zaparoje.
Nei giorni scorsi ci sono stati pesanti bombardamenti nelle retrovie di entrambi, la Russia ha colpito duro depositi e trasporti ucraini presso Odessa, Kiev, Nikolaev, Cerkasy, Kmelnykov, Ternopil e Poltava.
Gli Ucraini sono riusciti a colpire un piccolo deposito di munizioni presso l’aeroporto di Engels.
