17 Marzo 2025
Macron spinge ancora per truppe UE in Ucraina
Dura circa due ore il vertice in remoto tra i leader europei decisi a difendere l’Ucraina e a sostenerla nel conflitto contro la Russia.

Di Stefano Orsi
Aree di crisi nel mondo n.237 del 16-3-25
Parigi
Dura circa due ore il vertice in remoto tra i leader europei decisi a difendere l’Ucraina e a sostenerla nel conflitto contro la Russia.
Parlano apertamente di missione di Peace Keeping in caso passi la linea USA di imporre un cessate il fuoco prima di un trattato di pace tra la NATO e la Russia.
Ritorna dunque prepotentemente il problema di linguaggio.
I paesi UE e la Russia parlano ancora lingue differenti e NON si capiscono.
Il Presidente russo e tutta la linea comunicativa russa per gli esteri sono stati chiarissimi e ripetono da tempo che se truppe di paesi NATO dovessero entrare in Ucraina sotto qualunque bandiera, sarebbero considerate come ostili e attaccate.
Non si tratta dunque di esercitare un veto su una decisione di altri, ma di avvisare sulle inevitabili conseguenze delle scelte fatte.
Macron, Starmer e altri leader europei e canadesi, invece, fanno finta di non capire.
I quotidiani francesi riportano oggi le dichiarazioni del loro presidente: “Mosca non ha voce in capitolo se Kiev “richiede alle forze alleate di essere sul suo territorio” (https://www.lemonde.fr/international/live/2025/03/15/en-direct-guerre-en-ukraine-emmanuel-macron-souhaite-que-la-pression-soit-claire-sur-moscou-pour-obtenir-ce-cessez-le-feu-apres-une-reunion-en-visioconference-des-allies-de-kiev_6577393_3210.html )
Attendono quindi che sia accettato e raggiunto un cessate il fuoco per entrare con gli scarponi in Ucraina e schierarsi, non si sa bene dove, senza l’accordo di Mosca.
Questa procedura NON si presenta però come una situazione di “Peace Keeping” ma di “Peace Enforcement” che è ben altra cosa.
Il peace keeping si ha quando deve essere mantenuta una situazione di pace raggiunta tra due contendenti che si erano affrontati, al contrario il Peace enforcement si ha quando due contendenti non si accordano per la pace e le truppe entrano in scena per imporla con la forza.
Con tutta la buona volontà del caso, non mi pare che i due termini siano sovrapponibili o di identico significato, tale che si possano impiegare indifferentemente in entrambe le situazioni.
Nel primo caso infatti, occorre che gli operatori siano riconosciuti come tali da entrambe le parti, in questo caso ad esempio, Macron dice chiaramente che Mosca NON sia affatto d’accordo con il loro ingresso sul territorio, quindi ne è conscio, nonostante ciò lui e gli altri procedono con la pianificazione.
Pianificazione che deve essere già a buon punto, dato che ci sarà un secondo incontro tra i Capi di Stato Maggiore degli eserciti dei Paesi interessati all’intervento , avverrà in Inghilterra presso una base militare britannica preposta al comando e coordinamento proprio delle missioni all’estero britanniche.
C’è un aspetto che ci deve preoccupare, e non poco.
La forma assolutamente palese di presentare queste iniziative, in modo che ne venga a conoscenza la parte russa, sembrano avere come principale scopo che NON sia raggiunto alcun accordo per un cessate il fuoco e che il conflitto continui.
In tal modo diviene più semplice spingere tutti i Paesi e governi coinvolti, UE e regno Unito, a finanziare la grande corsa al riarmo, “Rearm Europe”, pessima scelta di vocaboli per un motto guerrafondaio.
In effetti viene spontaneo chiedersi perché mai la Russia dovrebbe concedere lo stop ai combattimenti prima di un accordo di pace con la NATO, se sa in anticipo che contro ogni suo interesse e parere, i governi europei invierebbero i loro eserciti in Ucraina?
Già, perché mai dovrebbe farlo, e finora infatti la Russia ribatte alle proposte USA di avere parecchi aspetti da chiarire al riguardo e che pertanto sia assolutamente prematuro discutere di un cessate il fuoco.
Dopo Kursk
Le truppe ucraine cercano di guadagnare tempo e preparare linee di difesa per rallentare le truppe russe se decidessero di avanzare verso Sumy, Le ultime unità ucraine presenti vicino al confine sono bersagliate pesantemente dall’esercito russo.
Fronte Sacco e Vanzetti
A nord di questo fronte i Russi stanno avanzando in direzione Siversk.
Nel settore di Vasyukovka, sarebbe in corso il ritiro ucraino dal villaggio.
Dzerzynsk – Toreck
Sono stati segnalati contrattacchi russi a fronte delle penetrazioni ucraine in città, attendiamo conferme.
Kamyanske
Sono iniziate operazioni russe che stanno già portando guadagni di territorio, oggi gli attacchi delle forze di Mosca hanno permesso ai Russi di entrare e prendere Stepovo, Mali Shcherbaki e Shcherbaki, un passo iniziale importante in direzione di Zaparoje.
Esercito ucraino
Zelensky ha annunciato che il missile Neptune a lunga gittata, mille chilometri, è pronto ed è stato lanciato con successo.
