Mettiti in comunicazione con noi

27 Gennaio 2025

La proposta della Lega di uscire dall’OMS: motivazioni, implicazioni, reazioni

Per la serie: “è impossibile liberarsi da certe perversioni”. Tramite un disegno di legge a nome dei leghisti no-vax Borghi-Bagnai, la Lega di Matteo Salvini ha recentemente rilanciato l’idea di un’uscita dell’Italia dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per allinearsi a quanto annunciato dal presidente Usa Donald Trump nel corso del suo discorso di insediamento.

Avatar photo

Pubblicato

su

Copyright © Alessandro Andrea Argeri [2025]. Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione senza autorizzazione.

di Alessandro Andrea Argeri

Per la serie: “è impossibile liberarsi da certe perversioni”. Tramite un disegno di legge a nome dei leghisti no-vax Borghi-Bagnai, la Lega di Matteo Salvini ha recentemente rilanciato l’idea di un’uscita dell’Italia dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per allinearsi a quanto annunciato dal presidente Usa Donald Trump nel corso del suo discorso di insediamento.

Secondo la Lega, l’OMS avrebbe mostrato limiti evidenti nella gestione delle crisi sanitarie globali, in particolare durante la pandemia di COVID-19, con una gestione “tardiva”, oltre che “poco trasparente”, da parte di un’organizzazione sovranazionale troppo influenzata da alcuni Stati membri, in particolare la Cina, a discapito di una reale indipendenza nelle sue decisioni. Con la classica tattica demagogica di voler risparmiare sulle spese inutili o presunte tali, si è poi puntato il dito contro i “costi eccessivi”: i fondi potrebbero essere puntati sul sistema sanitario nazionale. Tuttavia al momento i primi finanziatori dell’OMS sono gli Stati Uniti, non la Cina, inoltre l’OMS non comanda i Paesi ma è un ente internazionale che coordina le riposte sanitarie tra i vari Stati, ognuno dei quali conserva comunque il suo margine di indipendenza.

Una scelta così radicale non tiene conto nemmeno delle conseguenze sia sul piano sanitario sia su quello politico ed economico. Se l’OMS rappresenta un’istituzione chiave per il coordinamento globale in materia di salute pubblica, uscirne significherebbe perdere accesso diretto a linee guida, dati condivisi e collaborazioni per la gestione di emergenze sanitarie. Inoltre, sebbene la Lega sostenga di poter reinvestire i fondi risparmiati, l’Italia rischierebbe di perdere finanziamenti e supporto tecnico forniti dall’OMS per progetti sanitari. Infine bisogna considerare l’impatto sulla credibilità del Paese, poiché un passo del genere potrebbe essere interpretato come una rinuncia a contribuire alle sfide globali, quindi il peso dell’Italia nei contesti internazionali verrebbe sensibilmente ridotto. Matteo Salvini, Claudio Borghi, Alberto Bagnai, sarebbero questi i nostri patrioti?

Insomma, se ci in futuro ci ritroveremo ad affrontare un’altra pandemia, o una qualsiasi prossima emergenza sanitaria, dovremo affidarci solo alla Divina Provvidenza. Oppure, qualora Trump rinneghi anche quella, potremmo ricorrere agli antichi aruspici, all’oracolo di Apollo a Delfi, alla sibilla cumana, ai culti pagani, all’astrologia… Corro a vedere se nell’ultimo libro di Paolo Fox c’è un rimedio per estirpare quella metastasi chiamata Lega Salvini Premier.

RIPRODUZIONE RISERVATA © 

Giornalista regolarmente tesserato all'Albo dei Giornalisti di Puglia, Elenco Pubblicisti, tessera n. 183934. Pongo domande. No, non sono un filosofo (e nemmeno radical chic).