17 Febbraio 2025
Cercasi piano di pace disperatamente!
La grave situazione per la NATO in Ucraina spinge gli aguzzini della pace a cercare una strategia di uscita, non importa a che costo e soprattutto a spese degli altri. Uno stallo messicano si prevede all’orizzonte della NATO
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Aree di crisi nel mondo n. 233 del 16-2-25
Monaco
Si è tenuta dal 14 al 16 febbraio l’annuale conferenza per la sicurezza di Monaco di Baviera.
Quest’anno direi che sia stata più vivace del solito.
Le posizioni che si sono palesate non avrebbero potuto essere più distanti tra le due sponde dell’Atlantico.
Posizione UE
L’Ursula unionista ha espresso una posizione incentrata sulla necessità di pesanti e importanti investimenti europei nel settore della Difesa, attivando la “Clausola di salvaguardia per gli investimenti nella Difesa”, si parla di almeno 500 miliardi da spendere nei prossimi anni e che sarebbero al riparo dallo sforamento nel disavanzo di bilancio.
Posizione USA
Un attacco frontale alle posizioni UE in tema di difesa delle libertà personali, di libertà di espressione e di opinione, cose che sono molto sentite da chi, come il sottoscritto ha subito oscuramenti dai social media a causa della denuncia di fatti reali e legati alla presenza neonazista in Ucraina, il tutto benedetto dalla UE, dalla creazione di “fact checker” politicamente orientati e via dicendo, ha denunciato l’abolizione delle regolarissime elezioni in Romania, della minaccia di ripetere l’annullamento di una elezione regolare in Germania pronunciata da Thyierry Breton, e altro ancora comprese le politiche migratorie.
Un raffinato esempio di ars oratoria e di sofismo, che ha preso spunto da effetti del decadimento morale e politico della classe dirigente europea, incline anche al violare le costituzioni nazionali quando occorra, e farlo senza battere ciglio.
La strategia comunicativa di Vance si è diretta a tirare un fendente al fianco debole europeo, nulla di ciò che ha toccato è falso, ma le ragioni per cui ne ha parlato non sono certo quelle dell’amore smisurato del suo Paese verso questi valori in senso assoluto o non si capirebbe come abbiano potuto commettere omicidi a ripetizione, ricordiamo uno su tutti l’assassinio del generale Suleimani, o appoggiare in tutto e per tutto il genocidio dei Palestinesi operato dall’esercito israeliano a Gaza, e proporre come soluzione la pulizia etnica dei Palestinesi dalla loro terra per sostituirli con residence turistici costruiti sui luoghi dove sono stati sterminati oltre 100,000 Palestinesi.
Il fine di Vance è quello di solleticare gli animi scontenti in UE e convogliarli verso un voto di protesta controllato in contenitori scelti da loro al fine di dividere ulteriormente la UE dall’interno e meglio affondarla sul piano economico e industriale come già iniziato dalla prima amministrazione Trump e proseguito in seguito con la programmazione e esecuzione di un conflitto sul territorio europeo tra la NATO e la Russia per interposta ucraina.
Posizione ucraina
All’Ucraina gli USA hanno presentato il conto delle spese fin qui sostenute.
Avete letto bene, non solo gli USA hanno programmato e causato il conflitto ma ora presentano pure il conto a quel paese distrutto che ha subito centinaia di migliaia di vittime per gli interessi di Washington.
Zelensky per ora non ha firmato la cessione di 500 miliardi di dollari in terre rare agli USA, ha detto che nell’accordo lo avrebbe dovuto fare in cambio di nulla.
Vertice a Parigi
Domani, 17-2-25, è stato convocato un vertice di alcuni, non tutti, leader europei al fine di discutere della attuale situazione di ricatti e minacce subiti dagli USA.
Verrebbe da dire che anche le formiche nel loro piccolo si incazzino, ma ci troviamo di fronte ad una crisi in un momento davvero troppo delicato per scherzare.
Domani conosceremo i nomi dei partecipanti e vedremo se la nostra Premier Giorgia Meloni, terrà fede ai solenni impegni presi con Kiev “ Difenderemo l’Ucraina come fosse casa nostra” https://www.youtube.com/watch?v=Iib3RGdkcQQ https://www.youtube.com/watch?v=bm31n9-YA8k https://www.youtube.com/watch?v=pS-ZMkEh2Eo https://www.youtube.com/watch?v=G2kxJ7E9V3k
Una scommessa quella fatta dalla Meloni che si ritorce ora contro di noi tutti, traditi dagli USA che ci hanno coinvolto nel conflitto da loro costruito pezzo dopo pezzo e ora ci lasciano tutti i costi da pagare.
Non so cosa decideranno a Parigi, pare vogliano fare una controproposta all’Ucraina, fornire garanzie di sicurezza inviando truppe in caso di accordo di cessate il fuoco con la Russia, sempre che ci sia, o forse impegnarsi a proseguire nella consegna di armi e supporto fino a che non sia l’Ucraina stessa a dire basta e gettare la spugna.
Domani seguiremo il vertice con la massima attenzione.
Ma la guerra continua
Il freddo, grande assente da questo inverno in odore di cambio climatico, nel 43 c’erano -30 gradi sugli stessi territori dove il 26 gennaio scorso si registravano +14 gradi, sembra essere tornato, non come nel 43 ma le minime e le massime di questa settimana resteranno stabilmente sotto lo zero.
Questo sembra bastato a consolidare il terreno prima fangoso e impraticabile e a permettere più agevoli manovre ai veloci mezzi offensivi russi.
Kursk
Nonostante i numerosi rinforzi affluiti nelle due scorse settimane, per l’offensiva fallita, le truppe ucraine cedono il passo a quelle russe e perdono lo strategico villaggio di Sverdikovo, gli aspri combattimenti vedono soccombere le pur numerose formazioni ucraine.
Tale conquista apre la via verso la principale linea di rifornimenti ucraina per l’intero fronte di Kursk.
Chasov Yar
I Russi riprendono l’iniziativa e assaltano le posizioni ucraine a sud del villaggio di Stupochky, in direzione di Kostyantyanovka, che diviene ora il bersaglio nel mirino delle brigate di Mosca nel settore.
Fronti di Pokrovsk e Mirnograd
Ad est di Mirnograd i Russi hanno aperto un importante fronte conquistando diversi villaggi questa settimana: Vodvyzhenka, Baranovka, Zelene Pole, Vodyane Druhe, Berezovka, prossimo villaggio che cattureranno sarà Tarasovka.
Si stanno muovendo anche da qui verso nord, ovvero verso Kostyantyanovka.
In questi giorni alcuni gruppi di fuoco ucraini erano stati sbarcati in Pishkane, conquistando il villaggio e la miniera attigua, ad oggi risultano avere perso entrambe, presso Kotlyno avevano ripreso la parte sud, ora l’hanno persa, ma hanno ripreso la miniera a nord, ma tutti questi attacchi non sono rivolti alla riconquista del territorio perduto ma al frenare l’avanzata russa, purtroppo per loro non fanno che aumentare le perdite ucraine e facilitare quindi il futuro lavoro delle truppe di Mosca.
Scendendo verso sud i Russi hanno catturato Nadeevka, Sribne, Zaparoje, villaggio, non la città, e ora stanno per conquistare anche Preobrazhenka.
Settore di Kurakovo
Qui sta collassando il saliente ucraino, i Russi hanno completato in settimana la conquista di Andreevka, da ieri hanno assaltato Ulakly e Kostyantynopol causando il totale collasso delle difese ucraine, che ora hanno abbandonato Ulakly e presto abbandoneranno anche Kostyantynopol. Sono stati segnalati gruppi di soldati ucraini isolati a est di Ulakly ed il loro destino appare segnato.
Questa è una pesante sconfitta per Kiev in quanto il settore è molto ben presidiato e una sconfitta simile indica un cedimento significativo della capacità di operare e difendersi dell’esercito.
Velika Novosolka
Riprende l’offensiva l’esercito russo.
Dopo la conquista dell’importante perno delle difese ucraine, ora hanno attaccato e conquistato il villaggio di Novocheretuvate che si trova sulla riva destra del fiume e da dove possono aggirare le difese di Kiev poste a nord di Velika Novosolka.
Più a sud stanno premendo nella campagna avanzando in direzione di Novosolka.
Se dunque gli occidentali annaspano alla ricerca di una via di uscita dignitosa a spese dell’Ucraina, il conflitto invece non ha sosta e le truppe di Kiev , per quanto allo stremo, tentano di resistere.
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