20 Gennaio 2025
Alex Bonucchi e la sua misteriosa morte in Algeria
La storia di questa settimana è di Alex Bonucchi, morto in Algeria. Alex aveva solo 25 anni quando è morto folgorato nella piscina di un hotel vicino ad Algeri.
Di Maria Tuzi
RUBRICA STORIE IRRISOLTE
La storia di questa settimana è di Alex Bonucchi, morto in Algeria. Alex aveva solo 25 anni quando è morto folgorato nella piscina di un hotel vicino ad Algeri. Soggiornava nell’albergo insieme ai colleghi e dopo una giornata di lavoro si stava rilassando in acqua, dove è morto a causa di un cavo dell’elettricità rimasto scoperto. È anche la storia di una mamma che chiede giustizia per suo figlio. Grazie Barbara per averci parlato di Alex
Chi è Alex Bonucchi?
Chi è Alex? Questa è la più bella domanda che mi si possa fare, perché posso raccontare chi era Alex, del suo sorriso, del suo viso e dei suoi occhi grandi e verdi. Un ragazzo semplice, di 25 anni, che ha iniziato a lavorare a 16 anni in una bancarella di ortofrutta, nel fine settimana perché durante la settimana andava a scuola. Dopo il diploma divenne elettricista e ha iniziato a fare colloqui per fare trasferte di lavoro e girare il mondo. Alex era sempre in movimento. Quando tornava dalle sue trasferte, il tempo di una doccia ed era già fuori casa a raccontare ai suoi amici del posto dove era stato. Farlo stare fermo in casa era una sofferenza per lui. Alex era sempre sorridente. Quando è morto Alex mi hanno contattata persone ovunque. Russia, Brasile, Algeria e tutti mi hanno raccontato della bella persona che era mio figlio. Mi si è riempito il cuore. Quando sono stata in Algeria, i suoi colleghi hanno pianto nel vedermi. Mi hanno raccontato che quando si chiedeva di fare gli straordinari sul lavoro, Alex pagava con i suoi soldi.
Cosa è successo il 4 gennaio 2021?
Il 4 gennaio 2021 Alex muore in Algeria per una trasferta di lavoro. Finito il turno Alex torna nell’albergo dove alloggiava e come sempre va a rilassarsi nella piscina dell’albergo ma purtroppo qui mio figlio trova la morte. Un testimone, un militare russo, ospite dell’albergo racconta che Alex esce dall’acqua, appena fuori dalla scaletta della piscina mette la mano alla parete, dove era posizionato una canalina con dei fili elettrici scoperti. I titolari dell’albergo dicono che erano dei led di 12 volt e di 12 volt non si muore. Io ho chiesto la perizia di questi fili ma non è stata fatta perché ritenuta non necessaria.
Ho visto mano e piede di mio figlio bruciati per la scossa, Ci sono foto del filo scoperto subito vicino la scaletta, c’è un testimone ma nonostante tutto i titolari dell’albergo sono stati assolti e l’hotel non è mai stato chiuso durante le indagini. E’ stata chiusa solo la piscina. La salma di Alex arriva in Italia senza cuore e senza polmone destro. Sono tornata in Algeria a chiedere spiegazioni per la mancanza di questi organi. Mi è stato detto che sono stati trattenuti per ulteriori accertamenti. Ho chiesto di riavere questi organi ma dopo 4 anni sto ancora aspettando. Gli organi di Alex sono stati seppelliti in un cimitero algerino senza che noi familiari abbiamo dato autorizzazione. I titolari dell’albergo sono stati assolti per due gradi di giudizio, adesso siamo in attesa della Cassazione.
Come si sono sviluppate le indagini e a che punto sono ora?
I titolari dell’albergo nel luglio del 2023 hanno tenuto una udienza in sordina, senza chiamare noi famigliari e senza avvisare il mio avvocato che abita in Algeria. In questa udienza, contrariamente alle prime dichiarazioni, il testimone ( il militare russo) è stato collocato in palestra e hanno riferito che questa persona uscendo dalla palestra ha visto un ragazzo accasciarsi e ha chiamato la reception. Sempre nella stessa udienza affermano che in piscina c’erano cartelli con su scritto vietato andare in piscina e questo è una falsità perché ho testimonianze di colleghi di Alex in cui affermano di essere stati in piscina anche la sera prima. In questa udienza è stato ricostruito che Alex ha avuto un malore mentre era in acqua, perché hanno trovato cardicor nella sua valigia. Mio figlio soffriva di tachicardia e queste pasticche sono dei calmanti. Infatti Alex giocava a calcio e costantemente faceva controlli e stava bene. Con la scusa delle pasticche è stato detto che mio figlio era cardiopatico e quindi dopo la palestra e sauna si reca in piscina uscendo da quest’ultima, frastornato, si aggrappa al filo scoperto mentre era ancora in acqua. Hanno detto che mio figlio è stato trovato con le gambe in acqua, le braccia e viso al bordo piscina. Dalle foto dell’autopsia si vede un occhio nero e il naso rotto, ricostruendo coincide con la caduta a peso morto. Sbatte sulla scaletta e questo non coincide con le dichiarazioni dei titolari dell’albergo. Nessuno considera mio figlio, neanche la stampa. Ero in contatto con una giornalista, che non fa altro che rimandare il nostro incontro ma ho chiuso i contatti con lei perché non si può non rispettare la sofferenza di una famiglia.
Quali iniziative hai intrapreso?
La Farnesina non si è mai sentita. Io ho chiamato e mi è stato detto di andare in Algeria, dove sono stata e non sono stata ascoltata. Capisco che ci sono interessi economici e politici ma è morto un giovane cittadino italiano e lo Stato credo che dovrebbe almeno rispondere alle mie chiamate. Mi dicono che sono in contatto con l’Algeria perché invece non vengono in Algeria con me? Io chiedo di essere aiutata per poter portare il caso in Italia. Con Stefania Ascari, deputata del Movimento 5 stelle, abbiamo fatto due conferenza parlamentare, chiedendo un incontro con il ministro degli esteri ma non abbiamo avuto nessuna risposta
Quali sono le tue speranze?
La speranza è sempre l’ultima a morire ma quando sei in una situazione del genere vedo del marcio e diventi fragile e debole. Cadi e ti rialzi ma davanti trovi muri enormi.
Qui hai la possibilità di fare un appello,cosa vorresti dire?
Chiedo a qualche avvocato che mi possa aiutare a portare il caso di mio figlio in Italia, perché non è possibile che con tutti gli elementi che abbiamo non è possibile che nessuno mi possa aiutare per avere un po’ di pace e rispetto del dolore di una famiglia. Mio figlio aveva tutta la vita davanti. Così oltre a prender in giro mio figlio, si sta prendendo in giro anche lo Stato italiano. Stiamo vivendo un dolore e un vuoto insopportabile, che non lo auguro neanche alle persone che hanno fatto tutto questo a mio figlio. Io non mi arrendo e farò in modo che mio figlio abbia giustizia a costo di incatenarmi davanti a Montecitorio .
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